Nel 2005 il Presidente Ciampi conferì alla Provincia la medaglia d'oro al merito civile
Per quell’episodio, nel 2005, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, conferì alla Provincia di Teramo, la Medaglia d’oro al merito civile. In memoria di un pezzo di storia che ha segnato un passaggio determinante per la nostra Repubblica e per la nostra democrazia, la Provincia, quest’anno, ha organizzato una cerimonia dedicata e quei giovani che si sacrificarono per un ideale di libertà e specificatamente rivolta ai giovani di oggi. A Bosco Martese, infatti, la Provincia porterà gli studenti delle superiori che potranno intervenire con le loro riflessioni. «Vogliamo far incontrare le istituzioni con le nuove generazioni nel luogo simbolo della Resistenza teramana - commenta Ugo Nori, presidente del Consiglio Provinciale - un luogo di memoria collettiva; un luogo ideale per un confronto fra le generazioni e per rendere un tributo a tutti coloro che lottano per la libertà dei popoli». Alla cerimonia – ore 10.30 Bosco Martese località Ceppo nel comune di Rocca Santa Maria - il presidente della Provincia Ernino D’Agostino, il presidente del Consiglio Provinciale Ugo Nori, gli storici dell’Istituto Abruzzese della storia della resistenza, le associazioni di partigiani e combattenti, l’associazione degli Alpini. L’attrice Maria Rosaria Olori, della compagnia il Bagatto, leggerà dei brani che raccontano la Resistenza teramana. La medaglia d’oro al merito civile alla Provincia è stata conferita per i numerosi atti di coraggio dei giovani partigiani teramani che si posero sotto il Comitato Insurrezionale, costituendo successivamente, il Battaglione Guerriglieri di Bosco Martese. La città di Teramo, infatti, fu la prima ad insorgere in forma organizzata contro il nazifascismo dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, e le battaglie dei partigiani, prima fra tutte quella di Bosco Martese, il 25 settembre del 1943, furono rilanciate dalla stampa nazionale e internazionale e animarono tutta la Resistenza Italiana. Proprio la battaglia di Bosco Martese vide il sacrificio di molti teramani che, giunti da tutta la provincia, pur male armati ed equipaggiati, non esitarono a combattere fino alla morte.