Sarà il primo corso di laurea al mondo ad adottare sistematicamente la metodologia Clil
Il corso di laurea in informatica di Urbino, che nel 2003 è stato il primo a ottenere la certificazione di qualità ISO 9001, e ha ideato e adottato un modello di didattica a distanza internazionale che si avvale di sedi d'esame distribuite in tutto il mondo, lancia una nuova sperimentazione. Sarà il primo corso al mondo ad adottare sistematicamente la metodologia Clil (content and language integrated learning), finalizzata all'apprendimento integrato di lingua inglese e discipline informatiche. Al modello didattico lavorano da un anno i gruppi di ricerca del prof. Alessandro Bogliolo, dell'Istituto di scienze e tecnologie dell'informazione, e della prof. Flora Sisti, dell'Istituto di lingue e letterature straniere, uniti in un progetto finanziato dal ministero dell'Università e della Ricerca. Con il sistema Clil gli studenti possono apprendere l'inglese in modo naturale e progressivo mentre studiano informatica. Una sorta di "due in uno" dal punto di vista formativo. L'esperimento prevede l'utilizzo di materiale didattico in lingua inglese, il supporto di docenti e lettori madrelingua, l'introduzione di riflessioni ed esercizi linguistici ispirati ai temi del corso e la creazione di un corso d'inglese interattivo che offra strumenti linguistici immediatamente spendibili in ambito informatico e nelle situazioni della vita professionale: fare ricerche in rete, lavorare in gruppo, viaggiare, sostenere colloqui di lavoro, scrivere un curriculum. «Questa estate - racconta Alessandro Bogliolo - stavamo elaborando una trama che ci desse il pretesto per affrontare nel corso di inglese tutti i temi di maggiore interesse pratico quando, per caso, ho scoperto che un nostro studente bilingue, in procinto di partire per uno stage negli Stati Uniti, aveva aperto da alcuni mesi un blog in inglese per documentare, come in un diario pubblico, la propria esperienza di studio e lavoro. Gli ho scritto proponendogli di diventare il personaggio del nostro corso d'inglese e lui ha accettato». Da allora i docenti di lingue utilizzano il blog per seguire vita ed esperienze di Bob (questo il nickname dello studente) e stanno costruendo il corso di inglese in tempo reale attorno a quello che Bob racconta. La cosa divertente è che chiunque interviene nel blog di Bob rischia di diventare un personaggio del corso di inglese.