L'uomo ha protestato a Roma davanti al ministero della Sanità
avvenuto con il presidente dell’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), Mario Melazzini, concordando proprio con lui di mettere in piedi un gruppo di lavoro che si faccia carico delle problematiche dei malati di questa patologia e possa essere un punto di riferimento per queste persone (in Italia esistono circa 5mila casi). Ci tocca la vicenda del signor Marrone, assistito dalla Zona territoriale 13 di Ascoli Piceno, attraverso un Progetto assistenziale integrato che vede il coinvolgimento della Unità ospedaliera di rianimazione, dei Servizi territoriali per le cure domiciliari e l’Unità multidisciplinare per l’Età adulta (Umea). L’Unità di rianimazione – prosegue l’Assessore – consegna la fornitura di materiale sanitario di consumo e si reca a casa del Marrone per cambio cannula tracheale e manutenzione del respiratore. Il Servizio cure domiciliari, invece, garantisce assistenza infermieristica, riabilitativa e consulenza specialistica, mentre l’Umea ha coordinato l’assegnazione per il secondo respiratore. L’Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno, grazie anche al contributo di privati, ha provveduto ad acquistare un sistema che consente al paziente la comunicazione con il solo movimento oculare attraverso un computer, già assegnato in comodato d’uso. Inoltre, all’interessato, è stata riconosciuta la particolare gravità, che prevede un contributo annuo oltre al servizio di accompagno. C’è la disponibilità – conclude la nota Mezzolani - di una assistente sociale a fornire sostegno al Marrone e ai suoi familiari nei tempi che consentono di attivare il tipo d’intervento. Aggiungo, inoltre, che lo stesso Marrone, tramite una mail pervenuta tempo fa alla segreteria del mio Assessorato, era soddisfatto di come veniva assistito. Benvenga ora il fatto di spostare l’attenzione di carattere nazionale su una malattia degenerativa di questo tipo, però voglio confermare l’impegno e l’interessamento della Regione Marche al caso in questione e a tutte le persone affette da questa malattia».