Le Marche erano per il Maestro la sua seconda casa
Anche nella nostra regione sono numerosi i messaggi di cordoglio. «Credo di rappresentare il sentimento di tutti i cittadini del nostro territorio esprimendo il più sincero e profondo dolore per la scomparsa del grande tenore - scrive Palmiro Ucchielli, presidente della provincia di Pesaro-Urbino - Una perdita che coinvolge il mondo intero e che a Pesaro e nella provincia si avverte con particolare intensità per il fatto che il maestro qui dimorava durante i suoi soggiorni e le pause dell’intensa attività consacrata alla musica e al canto. Un legame del quale tutti noi siamo orgogliosi e grati, anche perché in virtù delle doti artistiche e della profonda umanità ha contribuito a diffondere l’immagine del nostro territorio nei luoghi più lontani». «Pavarotti - ricorda il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - era un grande artista che ha dedicato una vita alla musica, contribuendo a far conoscere il bel canto italiano in tutto il mondo, ma anche un uomo generoso, fortemente impegnato nel sociale e in una incessante attività di beneficenza, in particolare a favore dei minori. Era anche molto legato alle Marche, per questo lo consideriamo marchigiano di adozione. Da anni amava trascorrere lunghi periodi di vacanza nella sua abitazione sulla collina di Pesaro, di cui dal 1986 era anche cittadino onorario». «Pavarotti - aggiungono il sindaco di Pesaro Ceriscioli e l'assessore Bartolucci - è stato nostro concittadino nel senso più profondo del termine. Amava Pesaro ed è stato visceralmente riamato. Qui, nel punto più suggestivo del colle San Bartolo, dove l'orizzonte è 'a perdita d'occhio', ma i piedi sono fermi su una terra in cui la musica, particolarmente la lirica, fa un tutt'uno con la dolcezza e l'armonia del paesaggio, Pavarotti aveva scelto di abitare i suoi momenti di riposo e di felicità. Qui si dedicava anche ad insegnare canto ai sui allievi. E non c'è pesarese che passasse dalle parti del porto e non alzasse lo sguardo, con un sentimento affettuoso, verso 'la villa di Pavarotti', immaginandolo lì a curare la sua voce e a ritemprarsi, guardando la città di Rossini. Pesaro - concludono - non dimenticherà questo concittadino che ha onorato e dal quale è stata onorata». Anche la Festa dell’Unità si unisce al dolore del mondo intero per la scomparsa del tenore Luciano Pavarotti. Oggi (giovedì 6 settembre) tutte le iniziative in programma alla kermesse del centro storico pesarese saranno precedute da un minuto di silenzio. Inoltre poco prima del musical 'Madre Teresa', dedicato alla suora dei poveri a dieci anni dalla morte, alle 21 circa in piazza del Popolo ci saranno filmati e brani musicali in ricordo del grande maestro.