Fermo - Continuano
senza sosta le attività della Guardia di Finanza di Fermo dirette a
prevenire e contrastare, con sempre maggiore incisività, ogni
illecito commesso sul territorio provinciale relativo alla
detenzione, al consumo ed al traffico di sostanze stupefacenti.
Tali
operazioni, svolte quotidianamente dalle Fiamme Gialle fermane spesso
in collaborazione con le altre forze di polizia ed anche avvalendosi
dei fedeli compagni “a quattro zampe” in forza al Reparto
territoriale, Fancy
e Grant,
esemplari di pastore tedesco di quasi cinque anni specificamente
addestrati alla ricerca ed al rinvenimento di sostanza stupefacente,
sono l’esempio dell’impegno costante del Corpo in tale settore, a
tutela della collettività e della sicurezza pubblica.
I “cani-finanzieri” ed i loro conduttori rappresentano una preziosissima risorsa, fondamentale nella lotta senza quartiere che la Guardia di Finanza conduce contro la criminalità ed il traffico illegale di stupefacenti, che consente di ricostruire, tramite mirati accertamenti, i patrimoni accumulati grazie al commercio di sostanze illecite, per pervenire infine alla loro definitiva confisca in ristoro dei danni causati all’intera collettività.
L’unità
cinofila, costituita dal finanziere conduttore e dal suo cane si
forma a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, dove ha sede
il Centro di allevamento e addestramento della Guardia di Finanza.
Qui gli animali sono selezionati sulla base di specifiche qualità
caratteriali e morfologiche, come la capacità di lavorare in mezzo
ad una folla di persone (ad esempio in stazioni ferroviarie, porti o
manifestazioni), il grado di socializzazione nei confronti delle
persone e di altri animali, un buon temperamento e l’attitudine al
lavoro.
L’intero addestramento non costituisce una costrizione, ma è sempre basato sul gioco ed è fondato essenzialmente su principi di condizionamento e di apprendimento; sono valorizzati soprattutto il senso dell’olfatto, oltre ad alcuni istinti naturali del cane, come quello del gioco, quello predatorio e quello della caccia.
Il
giovane cane è poi assegnato ad un finanziere ed insieme formano un
binomio inscindibile, che opera in simbiosi assoluta. L’intesa e
l’affiatamento portano ad ottimi risultati, grazie alla capacità
del cane di percepire lo stupefacente, anche se a distanza o
abilmente occultato, e di associare l’individuazione della sostanza
alla possibilità di ottenere un divertente premio: un manicotto di
tessuto con cui giocare, che il suo conduttore concederà soltanto
nel caso di positivo riscontro.
Nell’ambito
del dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti
predisposto dal Comando Provinciale di Fermo, dei servizi
straordinari di controllo disposti dalla Questura e delle singole
attività, eseguite spesso in collaborazione con Polizia di Stato e
Carabinieri, gli interventi dei finanzieri sono condotti giorno e
notte con costante osservazione del territorio e con diversificate
modalità operative, soprattutto nei centri di aggregazione giovanile
e nei luoghi più sensibili della provincia (centri cittadini,
parchi, scuole, strutture ricettive e ricreative, scali ferroviari e
dei trasporti pubblici, ecc.). In dettaglio, negli ultimi due mesi i
militari hanno identificato 1514 persone, controllato 1145 veicoli e
sequestrato 7.180 euro, quale provento illecito dell’attività di
spaccio, e 1.040 gr. di diverse sostanze stupefacenti (marijuana,
hashish,
cocaina ed eroina), spesso astutamente occultate all’interno di
autovetture, anche tra effetti personali, o gettate in strada per
eludere il controllo in atto. In un caso la droga è stata
addirittura rinvenuta in un biglietto di auguri proveniente da un
mittente estero ed indirizzato ad una persona residente nella
provincia. È stato così possibile distogliere dal mercato droghe e
sostanze psicotrope illegali per un valore stimato in circa €
27.000.
Sono
stati conseguentemente denunciati all’Autorità Giudiziaria 5
responsabili (tutti italiani), di cui uno tratto in arresto in
flagranza di reato, per produzione, detenzione e spaccio, in
violazione dell’articolo 73 del Testo Unico delle leggi in materia
di stupefacenti, che prevede, per violazioni di questo tipo, la
reclusione da sei a venti anni e la multa da 26.000 a 260.000 euro, e
sono state segnalate alle competenti Prefetture ulteriori 19 persone,
ai sensi dell’articolo 75 del medesimo Testo Unico (“Condotte
integranti illeciti amministrativi”), che irroga sanzioni molto
pesanti, quali ad esempio la sospensione della patente di guida o del
permesso di soggiorno fino ad un anno.
Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.