ANCONA – “Quando si tratta di affrontare le numerose e 
spinosissime questioni della sanità marchigiana, il consigliere Nicola 
Baiocchi, un po’ come quei vecchi terzini nati senza i piedi buoni, 
butta la palla in tribuna sperando di perdere tempo e rifiatare. Questo è
 il senso del suo inutile e sconclusionato tentativo di riversare sul 
Partito Democratico la responsabilità del collasso del nostro Sistema 
sanitario dopo quattro anni di centrodestra. Un collasso da imputare 
totalmente alla pseudo riforma voluta nel 2022 dal presidente Acquaroli,
 che dopo aver cancellato l’Asur Marche e istituito cinque nuove Ast ha 
prodotto solo la paralisi del sistema, il blocco delle assunzioni e 
degli investimenti, e la fuga del personale. Gli effetti sono facilmente
 constatabili da ogni cittadino: dilatazione dei tempi delle liste di 
attesa, servizi sospesi, caos nei pronto soccorso, aumento della 
mobilità passiva, incremento delle persone costrette a indebitarsi per 
ricorrere alla cure del privato. Un quadro devastante, aggravato 
dall’approvazione di un Piano Regionale Socio Sanitario che è rimasto 
una scatola vuota. E pensare che questa giunta regionale, grazie al 
Pnrr, ha avuto a disposizione risorse che le Amministrazioni precedenti 
potevano solo sognare”.
Così
 il gruppo assembleare del Partito Democratico replica al consigliere 
regionale Nicola Baiocchi, presidente della IV Commissione consiliare 
“Sanità e Politiche sociali”, che aveva accusato il Pd di essere il 
principale responsabile dei problemi riguardanti la sanità marchigiana.
“Comprendiamo
 che Baiocchi – continuano i consiglieri del Pd -  sia obbligato a 
difendere la narrazione imposta dalla giunta regionale e dai vertici del
 suo partito, ma farebbe bene a essere più onesto e non dimenticare che 
addirittura il suo principale alleato, la Lega, meno di un anno fa aveva
 chiesto la rimozione dell’assessore alla Sanità Saltamartini. Una 
richiesta frutto di una reale lettura dei pessimi risultati conseguiti 
dalla politica del governo Acquaroli, la quale, secondo l’autorevole 
parere del Collegio dei Revisori dei Conti, ha trasformato la sanità 
marchigiana in un sistema rivolto a “pochi privilegiati, facoltosi, 
raccomandati e fortunati”. Non è un caso, Baiocchi lo sa bene, che il 
presidente Acquaroli fu allora costretto ad affiancare un vero e proprio
 tutor a Saltamartini, nominando il sottosegretario Salvi (il quale, sia
 detto per inciso, è da tempo sparito dai radar della politica 
marchigiana). ”.
“Infine –
 concludono i dem – prima di attaccare genericamente la politica 
nazionale del Pd, Baiocchi si ricordi che appena qualche mese fa il 
consiglio regionale delle Marche approvò all’unanimità una proposta di 
legge alle Camere del nostro gruppo per innalzare al 7,5% del Pil la 
spesa sanitaria. Peccato, però, che poi in Parlamento Fratelli d’Italia,
 Lega e Forza Italia abbiano deciso di bocciarla su precisa indicazione 
della presidente del consiglio Meloni”.
Gruppo assembleare del Partito Democratico - Assemblea legislativa delle Marche