Slow Olive Day è un grande appuntamento regionale per mettere al centro dell’attenzione la produzione di qualità di olio extravergine d’oliva, in una città come Ascoli che può a buon diritto considerarsene una delle capitali italiane.
Con il patrocinio del Comune, organizzano i vari momenti della giornata Slow Food Ascoli, Slow Food Marche e la Comunità Tenera Ascoli, la cui denominazione allude non solo alla varietà di oliva ma anche a una proposta culturale ospitale e a un concreto supporto all’economia locale legata al turismo e ai territori.
In particolare sabato 18 giugno alle ore 10 nel prestigioso Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno si apre il Mercato dei produttori, per poi iniziare presentazione e premiazioni della nuova edizione della Guida agli Extravergini a cura di Antonio Attorre, interventi e laboratori del gusto con Leonardo Seghetti, Paolo Foglini, Palmiro Ciccerelli, non senza un pranzo sul tema Olio pane orto presso l’Agriturismo Villa Cicchi (per prenotarsi al pranzo tel. 320 5764799)
La filiera dell’olio extravergine di oliva racchiude in sé tutta la complessità dell’agroalimentare, accentuata dall’attuale situazione climatica e geopolitica. Da una parte troviamo un mercato dominato dai grandi marchi commerciali che hanno interesse a comunicare al mondo dei consumatori esclusivamente il prezzo, con una legislazione (e una burocrazia) che non fanno alcuna distinzione fra piccole realtà produttive e grandi marchi commerciali. Senza dimenticare che, periodicamente, frodi e furbizie commerciali vanno a esasperare il clima di sfiducia che già aleggia in chi prova a rispettare l’etica produttiva e le regole del gioco. Dall’altra parte abbiamo molti produttori locali che, nonostante ciò, continuano a mantenere in vita l’immenso patrimonio olivicolo nazionale, facendo leva su oltre 500 cultivar autoctone che popolano gli oliveti delle aree più vocate della nostra penisola. È un modello di produzione virtuoso perché assicura tutela del paesaggio e dell’ambiente e garantisce produzioni di pregio qualitativo non riproducibili nelle dimensioni industriali.
Per Slow Food è fondamentale rilanciare il proprio impegno per sostenere questo modello di produzione, e lo fa tra le altre cose attraverso il manuale Il Mondo dell’Olio e l’annuale Guida agli Extravergini.
La Guida agli extravergini è da oltre venti anni uno strumento fondamentale per orientarsi nel mondo della produzione olivicola italiana e scegliere il prodotto giusto da portare in tavola.
Sfogliando
queste pagine vi immergerete in un mondo tutto da scoprire,
apprezzare e assaggiare: territori vocati, aziende virtuose, uomini e
donne appassionati, varietà e profumi unici.
Qualche numero: 750 realtà segnalate tra frantoi, aziende agricole e oleifici, 1180 oli recensiti (tra gli oltre 1500 assaggiati) dai nostri collaboratori in tutta la penisola, 179 riconoscimenti che testimoniano la qualità dell'extravergine italiano, simbolo mediterraneo, e poi 35 chiocciole, per le aziende che interpretano meglio i valori di Slow Food, 120 novità assolute in guida e diversi oli premiati come Grandi oli e Oli Slow.
I premiati per le Marche:
Oli Slow
Ascolana Tenera di Cartofaro
Agribiologica, Ascoli Piceno
Assaggiami di Pantaleone, Ascoli
Piceno
Ascolana Tenera di Prosperino, Ascoli Piceno
Ascolana
Tenera di Montecappone, Jesi (AN)
Mignola di Bartolucci, Monsano
(AN)
Lea di Olive Gregori, Montalto delle Marche (AP)
Ascolana
Tenera di Olive Gregori, Montalto delle Marche (AP)
Frà Bernardo
di Conventino Montericciardo, Montericciardo (PU)
Gocce di Frantoio – Raggia di
Barbara Pacioni, Montegranaro (FM)
Gocce di Frantoio – Ascolana
Tenera, Montegranaro (FM)
Blend di I Tre Filari, Recanati (MC)
Grandi Oli
Conventino Montericciardo Riserva,
Montericciardo (PU)
Ascolana Tenera Frantoio Agostini, Petritoli
(FM)
Le chiocciole:
Fiorano, Cossignano (SP)
Barbara
Pacioni, Montegranaro (FM)
Agribiologica Foligni
Amurri, Petrioli (FM)
I Tre Filari, Recanati (MC)
Oltre la presentazione della guida, i laboratori e gli incontri in programma, il pranzo presso l’agriturismo Villa Cicchi sarà l’occasione per presentare il Manifesto Olio Pane Orto, proposto da Antonio Attorre, che intende sviluppare a livello locale e nazionale una riflessione e fornire uno stimolo alla ristorazione in merito a una concezione sostanziale e trasparente della qualità alimentare.
Piace ricordare il recente comma che aggiunge, nella Costituzione italiana, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.
Il patrimonio di biodiversità olivicola, regionale e nazionale, è particolarmente ricco e storicamente congeniale a rappresentare anche sul piano simbolico i valori tutelati dalla nostra Costituzione.