Arriva il robot Da Vinci al Mazzoni di Ascoli Piceno. Presentata nuova colonna laparoscopica per attività chirurgica mini-invasiva all’ospedale di San Benedetto

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Arriva il robot Da Vinci al Mazzoni di Ascoli Piceno. Presentata nuova colonna laparoscopica per attività chirurgica mini-invasiva all’ospedale di San Benedetto

Acciarri (Lega): “Grazie all'inpegno dell'assessore Saltamartini il Piceno è al pari del resto delle Marche in tecnologia”. L’azienda sanitaria territoriale di Ascoli è stata la prima in Italia ad acquisire l’apparecchio che, per le sue caratteristiche, è altamente tecnologico.

Per l'ammodernamento delle strutture sanitarie della nostra regionedice l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - si è resa necessaria l'acquisizione di questa struttura robotica a Fermo e ora nelle Aziende sanitarie di Macerata e Ascoli Piceno. E' stato fatto un approfondimento sulla capacità e la proprietà di questa tecnologia che è molto costosa nell'azienda sanitaria territoriale di Macerata e quella di Ascoli Piceno. Il risultato ha avuto esito positivo per cui l'azienda sanitaria territoriale di Macerata si è accodata nella procedura di gara a quella di Fermo per l'acquisizione di questa tecnologia e la stessa cosa sta facendo l'azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno. Quindi sostanzialmente ci troveremo con la struttura della tecnologia robotica sia nell'azienda sanitaria territoriale di Macerata, sia in quella di Fermo e in quella di Ascoli Piceno recuperando un gap che invece vedeva la tecnologia robotica solamente presente nella provincia d'Ancona e in quella di Pesaro”.


Porto il saluto dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini impegnato questa mattina dall’Assemblea Regionale – dice la consigliera regionale Monica Acciarri (Lega) - dove ha dato la splendida notizia dell'arrivo del robot Da Vinci per l'Ast 5 di Ascoli Piceno al servizio dell'intero territorio. E voglio congratularmi con il direttore generale dell’Ast di Ascoli Nicoletta Natalini, il direttore sanitario Maria Bernardette Di Sciascio, con il dottor Salomone Di Saverio, direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale di San Benedetto e con la dottoressa Tiziana Principi, direttore dell’UOC di anestesia e rianimazione del ‘Madonna del Soccorso’. I numeri che il dottor Di Saverio ha esposto sugli interventi effettuati con la chirurgia addominale per i tumori del tratto gastroenterico dimostrano come il reparto sia una vera eccellenza e questa ‘colonna laparoscopica’ permetterà di utilizzare in modo particolare la fluorescenza nella resezione delle metastasi. Un grande risultato per i pazienti marchigiani. Occorre trasmettere ai cittadini la fiducia necessaria nella Sanità marchigiana. Occorre sensibilizzare anche i medici di base nel consigliare ai loro pazienti gli esami preventivi e gli screenig, per scongiurare l’aggravarsi di certe malattie. Gli screening oncologici servono a individuare precocemente i tumori quando non hanno ancora dato segno di sé e quando, quindi, sono più facilmente curabili. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) effettua tre programmi di screening per la prevenzione dei tumori, di cui due tipicamente femminili, seno e collo dell’utero, e un terzo che interessa tutti, donne e uomini, per il tumore del colon-retto. Il medico di medicina generale ha un ruolo strategico di promozione e diffusione della cultura dello screening e della prevenzione tra i propri assistiti, grazie al rapporto privilegiato e diretto con i propri pazienti, che si fidano e si affidano a lui per ricevere consigli e supporto per ogni decisione sulla propria salute”.



L’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, al fine di dotare i propri presidi ospedalieri di apparecchiature sempre più tecnologicamente all’avanguardia, ha acquisito per il blocco operatorio del ‘Madonna del Soccorso’ di San Benedetto una nuova colonna laparoscopica per l’attività dell’unità operativa complessa di chirurgia diretta da Salomone di Saverio. Si tratta di una colonna top di fascia della ditta Stryker (risoluzione 4K, con possibilità di traccianti Icg) ed è la prima ad essere stata installata in Italia. La nuova strumentazione è un modello più evoluto della colonna laparoscopica già presente nel blocco operatorio dell’ospedale ‘Madonna del Soccorso’ dove continuerà, comunque, ad essere utilizzata.


Il nostro impegno – dice il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Nataliniva nella direzione di un continuo rinnovamento tecnologico delle apparecchiature nei presidi ospedalieri. Siamo contenti che risulti evidente a tutti la competenza del direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale di San Benedetto, il dottor Salomone Di Saverio, soprattutto nella cura dei tumori. E’ importante, infatti, riuscire a trasmettere ai cittadini la fiducia necessaria per far completare loro i percorsi, dalla diagnosi fino alla terapia oncologica e chirurgica, all’interno della nostra azienda sanitaria”.


La colonna laparoscopica consente di eseguire una chirurgia mini-invasiva ‘guidata dalla fluorescenza’, procedura molto importante in tutta la chirurgia, soprattutto in quella oncologica in cui nell’ultimo decennio si è particolarmente focalizzata l’attività del dottor Salomone Di Saverio. “Si tratta di una chirurgia addominale per i tumori del tratto gastroenterico – dice Di Saverio -, ovvero dell’esofago, dello stomaco, del fegato, del pancreas, del colon-retto e anche della milza. Una particolare applicazione nella linfoadenectomia guidata dalla fluorescenza è nella resezione delle metastasi: si possono identificare e resecare in maniera molto più precisa e identificare i linfonodi possibilmente, o probabilmente, metastatici. C’è una crescente evidenza nella letteratura scientifica internazionale in merito al fatto che la chirurgia guidata dalla fluorescenza migliori la radicalità oncologica e quindi la possibilità, successivamente, per gli oncologi di avere una stadiazione più precisa delle neoplasie, e per il chirurgo una resezione del tumore dei linfonodi ugualmente più precisa”.



I migliori campi di applicazione – continua Di Saverio - sono nell’identificazione dei linfonodi nel cancro gastrico, del retto e dell’esofago. A San Benedetto abbiamo iniziato dal 2022 la chirurgia laparoscopica dell’esofago, una chirurgia molto specialistica, di alta complessità, che altrimenti viene eseguita solo in centri sanitari del nord. La nuova colonna laparoscopica, per le sue caratteristiche tecniche, è un’evoluzione dei modelli precedenti che permette una visualizzazione migliore, più accurata e precisa. Rappresenta, dunque, il prodotto più innovativo e tecnologicamente avanzato attualmente presente sul mercato e l’Ast di Ascoli è stata la prima azienda sanitaria italiana ad acquisirla. Il primo intervento allo stomaco laparoscopico con questa nuova colonna è stato effettuato dieci giorni fa. La chirurgia laparoscopica eseguita da chirurghi esperti – conclude il dottor Di Saverio - ha gli stessi vantaggi di quella robotica dietro alla quale c’è, comunque, sempre il braccio dello specialista”.


Tra la mia équipe e quella del dottor Di Saverio – dice il direttore dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale di San Benedetto, Tiziana Principi c’è una grossa simbiosi, lavoriamo molto bene e questa è la cosa più importante perché la fiducia tra anestesista e chirurgo in interventi così complessi è fondamentale. Dal punto di vista tecnologico, come anestesia abbiamo tutte le tecnologie necessarie per supportare questi tipi di interventi”.


L’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale di San Benedetto ha una dotazione organica formata dal direttore Salomone Di Saverio, 9 dirigenti medici, una specializzanda, una coordinatrice infermieristica, 15 infermieri (più 3 in ambulatorio chirurgico), 7 operatori socio sanitari e 2 case manager dedicate esclusivamente alla breast unit e, nell’anno 2023, ha effettuato 131 procedure di chirurgia addominale oncologica e 86 procedure di chirurgia addominale non oncologica, con una percentuale di circa due/terzi in laparoscopia.