Ascoli - Quello della pista ciclabile da viale Indipendenza in poi è una dimostrazione di arroganza progettuale. E' vero sono soldi europei, ma così vanno buttati al vento senza alcun costrutto e anzi con tanto spreco.
E' per questo che gli Amici della Bicicletta di Ascoli Piceno hanno convocato la stampa perché "si sentono il dovere di inserirsi nella polemica innescata dai lavori di costruzione della ciclabile di Viale Indipendenza con la realizzazione dei numerosi dossi che hanno provocato le “giuste” lamentele da parte degli automobilisti.
Proteste che hanno portato alla demolizione immediata di uno dei dossi (davanti l'Istituto Industriale) ma resta irrisolto il problema sia per l'automobilista che per il ciclista.
Come AdbAscoli ci siamo già espressi
sugli errori di un tracciato come quello approvato ed in corso di
realizzazione da parte dei tecnici del Comune, ma vorremmo ribadire,
in aggiunta, che stanno costruendo un pezzo ciclopedonale che non
inviterà nessun ciclista a percorrerlo considerando che deve
attraversare per ben 6 volte la strada da sinistra a destra e
viceversa.
Per non parlare dell'impossibilità di passare tra centinaia di studenti dell'Istituto Agrario in entrata e uscita da scuola, dell'Istituto Tecnico Fermi, dell'Alberghiero
Ci arroghiamo il diritto di dire
che siamo i massimi esperti di mobilità ciclistica e che non siamo
mai stati contattati sui possibili percorsi alternativi per arrivare
al Ponte di San Filippo e quindi a Monticelli. Eppure di percorsi
diversi e della loro economicità e praticità abbiamo cercato di
informarli senza risultato purtroppo.
Le soluzioni alternative
Visto
che il sottopasso ferroviario non potrà mai accogliere una
ciclabile, basta bypassarlo. Una soluzione sarebbe continuare la
ciclabile che scende
1) da Viale Indipendenza
a fianco della camera di commercio fino alla rotatoria per poi
percorrere via Cola d'Amatrice fino al Conad e quindi servirsi del
sottopassaggio ferroviario a sinistra che ci porterebbe vicinissimi
al ponte di San Filippo.
Un'altra soluzione?
2) Al
semaforo ( davanti ad Aci) che incrocia via Marini e via Murri
(davanti Aci) la ciclabile gira a sx su via Marini per poi inoltrarsi
a dx nel quartiere Pennile di sotto e percorrendo le sue strade
interne arrivare dentro l'Istituto Agrario e girando a sx verso il
Ponte di San Filippo.
Un'altra alternativa ancora più economica?
3) La circonvallazione ovest passando per lo stadio delle Zeppelle; un'arteria pensata alla fine degli anni '60 estremamente sovradimensionata per il traffico. Si potrebbero addirittura tracciare due ciclabili sia verso est che verso ovest.
Stiamo parlando di progetti che alla fine collegherebbero la città con il quartiere di Monticelli e quindi ancora verso Colli del Tronto per arrivare alla costa.
Ma dal ponte di San Filippo a Monticelli non ci sono progetti né finanziamenti per collegarsi con la ciclabile sul Tronto che attraversa questo quartiere e che termina (adesso) al Villaggio del Fanciullo.
Il Sindaco ripete come un mantra (dal 2009) “tra poco arriveremo al mare”!
Noi ribattiamo: passando dove? Spendendo quanto? Per collegarsi con la ciclabile di Colli del Tronto?
Anche in questo caso le idee vengono cambiate in continuazione. Un altro discorso che ci ha sempre interessati è la ciclabilità cittadina molto più importante di quella sportiva.
Ascoli non ha diramazioni nei quartieri, non ha zone 30, non ha il senso unico eccetto bici, non ha postazioni avanzate ai semafori, non permette alle bici di percorrere le corsie degli autobus cittadini, non incentiva chi va al lavoro in bici né chi compra una bici soprattutto elettrica.
Tutte queste cose elencate sono il futuro e parecchi Comuni le stanno realizzando ma non Ascoli che ancora naviga nel passato.
Ci siamo sempre resi disponibili a dare tutti i contributi al Comune ma nessuno ci ha mai preso in considerazione".