Roma - Il Tribunale dell’Unione Europea ha annullato tre bandi di concorso pubblicati dall’Ufficio Europeo di selezione del personale –EPSO- accogliendo un ricorso presentato da Italia e Spagna, in quanto obbligava i candidati a scegliere come lingua di comunicazione con l’Epso e come seconda lingua, il francese o l’inglese o il tedesco.
Secondo la Corte di Giustizia la pubblicazione dei documenti dei bandi di concorso in inglese, francese, tedesco costituisce una discriminazione nei confronti delle altre lingue dell’Unione. L’Italia ha infatti sempre sostenuto che riguardo la limitazione delle lingue che possono essere utilizzate nelle comunicazioni tra l’Ufficio europeo di selezione ed i candidati,i cittadini europei hanno il diritto di rivolgersi alle Istituzioni dell’Unione utilizzando una delle 23 lingue ufficiali e che hanno il diritto di ricevere le risposte delle istituzioni nella medesima lingua.
La Spagna,inoltre, lamenta che tale limitazione in pratica,attribuisce a tutti i candidati che abbiano come prima lingua una delle tre impiegate,un vantaggio competitivo.
Già nel 2013 il Tribunale Ue si era pronunciato in tal senso,dando ragione all’Italia ed aveva annullato quattro bandi di concorso perché tradotti nelle sole lingue di lavoro dell’Unione imponendo ai concorrenti per le prove, l’uso di una lingua scelta fra francese inglese e tedesco.