Roma - Continua a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari, passate dal 54 per cento di fine 2014 al 62 per cento di adesso. Da aprile a giugno di quest’anno la percentuale delle imprese che si sono recate in banca per chiedere un finanziamento o la rinegoziazione di un affidamento è risultata pari al 20,1 per cento contro il 19,6 del primo trimestre.
Questi i risultati che emergono dall’Osservatorio Credito di Confcommercio resi noti ieri. Esiste però una percentuale di imprese, il 27,9 per cento,che pur avendo bisogno di credito evita di chiederlo in banca a causa della scarsa fiducia nella situazione economica o per il timore di vedere respinta la richiesta. Più preoccupante la situazione del Mezzogiorno dove la quota di imprese che hanno richiesto credito è solo del 16,6 per cento.
E’ aumentata leggermente la percentuale delle imprese che hanno ottenuto il credito richiesto senza alcun problema (dal 35 per cento al 36,5 per cento),portando la percentuale di imprese effettivamente finanziate al 7,3 per cento,valore ancora esiguo ma che risulta il più elevato dalla metà del 2012 ad oggi.
E’ in leggera flessione la percentuale di imprese che il credito non lo hanno ottenuto,è il 52,5 per cento nel secondo trimestre del 2015 mentre nel primo trimestre era il 54,1 per cento.
Nel secondo trimestre 2015 sono migliorati i giudizi degli imprenditori del terziario circa i tassi di interesse e tutte le altre condizioni alle quali il credito viene concesso alle imprese. Nel complesso c’è un miglioramento nel costo dei servizi bancari.
Dall’indagine emerge che nel secondo trimestre del 2009 le imprese finanziate furono il 22,2 per cento su una percentuale del 34,6 per cento che ne avevano fatto richiesta,nel quarto trimestre del 2013 si è avuto la percentuale più bassa di imprese finanziate pari al 2,6 per cento ora siamo arrivati al 7,3 per cento di imprese ,insomma qualcosa di positivo si sta lentamente concretizzando.