L’odissea verso l’Europa
Roma. Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) nel 2014 oltre 220 mila persone hanno attraversato il Mediterraneo ed oltre 3500 sono morte in queste acque.
Nel 2015 sino ad oggi si contano più di 40 mila migranti che hanno raggiunto le coste del Sud dell’Europa e 1600 sono morte in mare. L’emergenza migranti non riguarda solo l’Italia ma anche Malta, Grecia e la Spagna.
Il loro interesse è raggiungere i Paesi del Nord Europa, Svezia Norvegia,ma anche Gran Bretagna e Germania sperando in condizioni di vita migliori, ma per quelli che sbarcano in Italia,il loro sogno naufraga miseramente quando, giunti alle frontiere di Austria o Francia vengono respinti dalle gendarmerie di questi Paesi. La nostra penisola per la sua posizione strategica al centro del Mar Mediterraneo è l’approdo privilegiato per i migranti che intendono raggiungere il vecchio continente.
Non sono solo cittadini libici ma anche persone provenienti dalla Somalia ove opera Al Shabab, siriani che fuggono dalla guerra civile e dove è attivo lo Stato islamico,altri vengono dal Mali,Senegal,Gambia,Costa d’Avorio,Etiopia,Eritrea e Bangladesh.
Racconta Diudier proveniente dalla Costa d’Avorio che per raggiungere la Libia ha impegnato tutto quello che aveva, ha pagato a caro prezzo -800 dollari- un posto su un camion sovraffollato che ha percorso oltre 500 km in pieno deserto del Sahara con poca acqua. Ha veduto persone abbandonate, derubate ed uccise. Una volta in Libia è stato stipato in uno stanzone nel deserto con altri 500 uomini donne e bambini tenuti in condizioni pietose dove c’è un solo bagno per tutti,poco cibo e scarsità di acqua.
Per la sporcizia ci sono mosche ed insetti, alcuni sono ammalati di scabbia altri di tubercolosi. In questo stanzone si può stare solo seduti, impossibile stendersi sul pavimento. Uomini armati pattugliano la costruzione e picchiano con i fucili coloro che protestano, ha visto così uccidere con il calcio del fucile sulla testa alcuni africani che si lamentavano per la mancanza di cibo ed acqua.
Rivela che nel traffico sono coinvolti sia la polizia che la marina libica. Dopo aver pagato altri 2500 dollari Diudier viene stipato su una carretta del mare con altri 600 migranti. Durante il viaggio verso l’Italia la barca comincia ad imbarcare acqua ma è arrivata in tempo la marina militare italiana che li ha salvati.
E’ per contrastare il traffico di esseri umani che la Mogherini, Alto Rappresentante per Affari Esteri della UE è in queste ore a New York presso l’ONU per trovare il modo di interrompere il flusso di esseri umani.
Il ministro degli esteri Gentiloni ha già avuto un incontro con il suo omologo russo Lavrov che ha dichiarato la disponibilità della Russia a far approvare la risoluzione che l’Italia ha presentato all’ONU contro il traffico di migranti nel Mediterraneo.
Mercoledì 13, la Commissione UE dovrà approvare un documento in cui si parla di ridistribuzione dei migranti in tutti i 28 Paesi dell’Unione attraverso un sistema di quote, ma anche di una missione nelle acque della Libia per affondare i barconi ed aiuti ai Paesi terzi per evitare che i migranti arrivino in Libia. Ma la bozza circolante nelle cancellerie, avrebbe già l’opposizione di alcuni Paesi del Nord Europa,del Regno Unito e di alcuni Paesi dell’est quali Repubblica Ceca,Ungheria e Slovacchia.
“Un minore egoismo dell’Europa”è il messaggio che il Presidente Mattarella ha rivolto alla UE, invocando una maggiore solidarietà da parte dei partner europei per un ruolo efficace nel Mediterraneo in Africa ed in Medio Oriente , non solo a parole.