Istat: aumenta la pressione fiscale

Istat: aumenta la pressione fiscale

Cala la propensione al risparmio

Roma - Reso noto il rapporto ISTAT con dati che pur segnalando che su alcuni fronti si comincia ad intravedere una “piccola luce in fondo al tunnel”, confermano quello che milioni di italiani stanno subendo sulla propria pelle:la pressione fiscale nel IV trimestre del 2014 ha raggiunto il 50,3 per cento ed il potere d’acquisto delle famiglie è al palo. Torna però a salire timidamente la spesa per i consumi finali delle famiglie più 0,5 per cento. Il rapporto ci dice anche che è calato di 0,3 punti percentuali la propensione al risparmio degli italiani in quanto la spesa per i consumi è aumentata nelle famiglie più del reddito disponibile, il chè ci fa presumere che molti cittadini sono stati costretti   a disinvestire    o ritirare dalle banche  “i risparmi” che forse avevano messo da parte per far fronte  al pagamento di tasse e bollette varie.

Sul versante dei conti pubblici, nel 2014 il rapporto tra indebitamento netto e Pil è stato pari al 3,0 per cento, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quello del 2013. Sempre nel quarto trimestre del 2014  il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi ) è risultato positivo e pari a 10.132 milioni di euro.

Le uscite totali nel quarto trimestre del 2014 sono aumentate in termini tendenziali del 2,6 per cento,la loro incidenza rispetto al Pil è stata del 57,6 per cento mentre nel corrispondente trimestre del 2013 era al 56,1 per cento.

Le entrate totali nel quarto trimestre dello scorso anno sono aumentate in termini tendenziali dello 0,8 per cento con un incidenza sul pil del 55,3 per cento superiore di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.

Per quanto riguarda la spesa per interessi passivi , ci sono buone notizie, in quanto grazie al calo dello spread nel quarto trimestre 2014 la spesa è calata del 4,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013 passando da 20,6 a 19.7 miliardi di euro e del 3,5 per cento nell’intero 2014 rispetto al 2013.