Strasburgo - Un cielo grigio e carico di pioggia ha accolto Papa Bergoglio nel suo viaggio al Parlamento europeo. Si è trattato del viaggio più breve fatto da un Papa in terra straniera.
Ad accoglierlo il Presidente del Parlamento Schulz ,centinaia di funzionari,tutti i parlamentari europei mentre Renzi e la Mogherini lo hanno atteso ai piedi dell’emiciclo della grande aula.
Prendendo la parola Bergoglio ha ricordato che dopo un
quarto di secolo dalla visita compiuta da Giovanni Paolo II “molto è cambiato
da quei giorni in Europa e nel mondo. Non esistono più blocchi contrapposti
…..ad una Unione più estesa – prosegue Papa Francesco – si affianca ora
un’Europa un po’ invecchiata e compressa che viene guardata con
distacco,diffidenza e talvolta sospetto”. I Padri fondatori, ha sottolineato il
Papa, hanno avuto al centro del loro progetto politico la dignità della persona.
Oggi la promozione dei diritti umani occupa un ruolo centrale nell’impegno
dell’Unione Europea per favorire questa dignità ,ma “persistono – ha detto
Bergoglio – situazioni in cui gli esseri umani sono trattati come oggetti che
possono essere buttati via quando non servono più perché diventati deboli
malati o vecchi”.
La solitudine è una delle malattie più diffuse in Europa
acuita peraltro dalla crisi economica. Si ricava l’impressione generale di
stanchezza e di un Europa nonna e non più fertile e vivace. Rivolgendosi ai
parlamentari li ha esortati alla grande missione di “prendersi cura della
fragilità dei popoli e delle persone,custodire la loro memoria e la speranza e
farsi carico delle giovani generazioni”. Affermare quindi la centralità della persona
umana, un umanesimo votato al rispetto della dignità favorendone le doti.
Ha parlato poi della famiglia intesa come elemento fondamentale per dare speranza al futuro, per dare prospettive alle nuove generazioni ma “anche ai numerosi anziani spesso costretti a vivere in condizioni di solitudine e di abbandono perché non c’è più il calore di un focolare domestico in grado di accompagnarli e sostenerli.”.
Ha chiesto ai parlamentari di affrontare insieme la questione migratoria,”non si può tollerare che il Mediterraneo diventi un grande cimitero… mettere in atto legislazioni adeguate che sappiano tutelare i diritti dei cittadini europei e garantire l’accoglienza dei migranti,ma anche adottare politiche corrette, coraggiose e concrete che aiutino i loro Paesi di origine nello sviluppo socio-politico e nel superamento dei conflitti interni. L’Europa deve quindi diventare protagonista e portatrice di valori umani, di scienza, di arte ed anche di fede, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità”.