Bruxelles. Nei rinnovati organi di governo dell’Unione europea, spicca la presenza di capi di gabinetto tedeschi che si sono aggiudicati posizioni importanti in uffici della Commissione, così da poter influire nelle decisioni che governano mezzo miliardo di cittadini europei.
Tedesco è infatti il presidente del Parlamento il socialdemocratico Martin Schultz,tedesco è il capogruppo del Ppe,partito di maggioranza nella assemblea di Strasburgo Manfred Weber,tedesco originario di Lubecca, è Klaus Regling direttore del Fondo salvastati già consigliere della Merkel per le questioni della finanza,mentre Klaus Welle,già responsabile del settore esteri della CDU è ora segretario del Parlamento europeo.
Di Bonn è Martin Seymar, potente capo di gabinetto del presidente della Commissione Juncker che è stato anche il direttore della sua campagna elettorale alle elezioni europee, ed è noto che gode della fiducia della Cancelliera Angela Merkel.
Un ex consigliere di Angela Merkel per gli affari europei,Corsepius Uwe occupa la posizione di segretario del Consiglio europeo.
Alla guida della macchina della Commissione la Germania è riuscita a piazzare ben quattro direttori generali e sei vice direttori generali mentre nei gabinetti dei Commissari europei i tedeschi hanno quattro capi di gabinetto e cinque vice e quasi un funzionario in ogni gabinetto.
L’Italia che in questa nuova Commissione si è piazzata discretamente, avrà un solo capo di gabinetto,il dr.Stefano Manservisi, funzionario di grande esperienza, chiamato a Bruxelles da Federica Mogherini dalla sede di Ankara che dirigeva, dopo essere stato il numero uno alla DG Immigrazione e sviluppo e nel passato capo di gabinetto di Prodi e di Monti.
Il nostro Paese potrà contare anche su quattro vice e 13 funzionari disseminati in ventotto gabinetti.
E’ fuori dubbio che per il quinquennio che ci attende, la Germania avrà una presenza tangibile nel complesso apparato burocratico-amministrativo dell’Europa.
Si tratta quasi sempre di funzionari provenienti dagli organici riferibili al partito della Merkel.
E’ la Cancelliera che di fatto governa l’Europa specialmente in campo monetario,ma anche dal punto di vista geo-strategico.
Berlino è il fulcro del nostro continente ed orienta quel poco di politica estera che l’Unione Europea si è data. E’ la Merkel che si incontra con Putin per l’Ucraina,e con Obama per il Trattato transatlantico, ed è la Germania a dirigere le politiche di bilancio dell’eurozona con l’imposizione di riforme strutturali.
E’ stato quindi disatteso il solenne impegno preso da Kohl quando diceva agli altri partner europei “non voglio un’Europa tedesca ma una Germania europea”.