Ascoli - "Poiché
in questi giorni è in corso un acceso dibattito sull’approvazione
del Piano dei Rifiuti, voglio svelare in anteprima il progetto del
BioDigestore da realizzare a Relluce. Un progetto, seguito
direttamente anche dal vicesindaco Gianni Silvestri, che mira alla
costruzione di un impianto funzionale, che sia armonicamente inserito
nel contesto ambientale, e che diventi meta di turisti e visitatori
non solo per il suo funzionamento ma anche per le proprie qualità
architettoniche.
Il tema centrale dell’intervento sarà il “verde”:
le nostre scelte di sostenibilità non si fermano solo alla
costruzione di un impianto di recupero dei rifiuti nell’ottica
dell’economia circolare, ma vogliono fattivamente contribuire allo
sviluppo del territorio. Quello del BioDigestore è un progetto
innovativo e di qualità, che rappresenta solo il primo passo nel
processo di trasformazione volto a rendere l’area di Relluce un
grande parco sostenibile del rifiuto. Un sito che sia cioè concepito
come un sistema territoriale complesso, all’interno del quale sarà
possibile svolgere attività di ricerca legate alla tutela
dell’ambiente e dove si possa “sperimentare” tutto il ciclo dei
rifiuti, con particolare riguardo al tema della prevenzione della
produzione degli stessi. Voglio fare chiarezza su quello che verrà
realizzato: l’intervento si inserirà armonicamente nel contesto
territoriale, rispettando la morfologia del paesaggio circostante e
ricreando la continuità spaziale nelle linee e nelle forme. Il
territorio in questione verrà dunque valorizzato da questo progetto:
lo smaltimento dei rifiuti, da dequalificante destinazione d’uso ed
elemento detrattore del paesaggio, diventerà simbolo di rinnovamento
ecologico. L’Area di Relluce sarà inoltre composta da diverse
macro aree: vi saranno giardini botanici, con serre per
florovivaistica e possibilità di realizzare serre in cui
sperimentare il recupero di energia e agricolture biodinamiche.
Sarà
inoltre presente un parco della ricerca a supporto dello sviluppo
scientifico e della sperimentazione sostenibile, in cui ospitare
anche attività formative, workshop e seminari. Saranno inoltre
realizzati labirinti a tema, finalizzati ad attività di
sensibilizzazione sul recupero rifiuti, utili sia per la didattica
scolastica ma anche come possibile veicolo di attrazione per turisti.
Sarà altresì possibile immaginare uno spazio riservato agli
artisti, in cui possano essere esposte installazioni generate dal
recupero e dal riutilizzo dei rifiuti stessi: una fusione tra arte e
natura che darà ulteriore valore al progetto. Ultimo, ma certamente
non per importanza, la realizzazione di un vero e proprio “Bosco
dei Ricordi”. Uno spazio che permetterà di incrementare la
superficie boscata dell’area, al fine di compensare le emissioni di
Co2 prodotte, ma che svolgerà anche un importante compito di
sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente: sarà infatti
possibile acquistare e/o regalare un albero senza rimuoverlo dal
proprio habitat, per custodire un “ricordo” visibile e duraturo
immerso nella natura.
Il progetto del Biodigestore permetterà anche di creare sinergie con le realtà produttive e imprenditoriali del territorio, attraverso la massimizzazione del recupero di risorse dei rifiuti. Sono tanti infatti gli obiettivi che saranno perseguiti: oltre a valorizzare il sito di Relluce, la gestione efficace e innovativa del Biodigestore permetterà di trasformare i rifiuti in una risorsa. Dai rifiuti verrà infatti generata energia pulita, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini; al tempo stesso, saranno minimizzati costi e sprechi e verrà drasticamente ridotta l’emissione di CO2 nell’ambiente.
L’area
interessata dal progetto, così come concepita, sarà un esempio
tangibile di recupero e riqualificazione ambientale: il parco di
ricerca multidisciplinare che verrà realizzato sarà di grande
interesse sia per la popolazione sia per realtà tecnico-scientifiche
attive nel settore, quali università, centri di ricerca, aziende
agricole e altri ancora. Sono convinto che gli impianti di
trattamento dei rifiuti più evoluti e moderni possano rappresentare
un valore aggiunto per il territorio: per questo ritengo che il
progetto del Biodigestore possa assicurare un prezioso contributo
allo sviluppo tecnologico e industriale, riqualificando un territorio
e garantendo alle future generazioni un sistema ambientale
sostenibile ed eco-compatibile che sia fondato su un’economia
circolare virtuosa".
Il Sindaco di Ascoli Piceno
Marco
Fioravanti