Ascoli - In occasione dell’incontro che si terrà il prossimo 15 gennaio sul tema “Connettere l’Adriatico – Le reti TEN-T dal progetto politico all’attuazione”, i Coordinamenti FIAB di Marche e Abruzzo-Molise vogliono sottolineare l’importanza dell’inserimento delle reti ciclabili internazionali all’interno dei corridoi trasportistici europei e, in particolare, in quelli della costa adriatica.
L’ECF (European Cyclists’ Federation) ha promosso la rete Eurovelo, insieme di percorsi ciclabili che coprono tutto il territorio dell’Unione Europea (www.eurovelo.org), rete che è stata implementata dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) con la rete ciclistica italiana Bicitalia (www.bicitalia.org).
In quest’ultima rete la costa adriatica è interessata dall’itinerario n. 6 – Ciclovia Adriatica – che unisce Trieste con Santa Maria di Leuca (LE), in un percorso lungo più di 1.300 km che interessa sette Regioni (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia).
La Commissione Europea, nella consapevolezza del ruolo che il cicloturismo può svolgere ai fini dello sviluppo regionale, ha già erogato un importante sostegno finanziario a valere sui fondi dell'UE per progetti legati al ciclismo.
Per il periodo 2007-2013 i Fondi strutturali e di coesione europei hanno messo a disposizione un bilancio stimato di più di 600 milioni di euro per investimenti nelle infrastrutture ciclabili nelle regioni di tutta l'Unione Europea.
Per il periodo 2014-2020 sono stati stanziati 24,05 miliardi di euro per il finanziamento di progetti nell'ambito della rete transeuropea di trasporto (TEN-T). In tale contesto, ove opportuno, le piste ciclabili che costeggiano i ponti o le gallerie potrebbero essere ammissibili a un finanziamento quali elementi accessori ai progetti TEN-T.
Il Parlamento Europeo ha specificato che i percorsi ciclabili possono ottenere finanziamenti come progetti a se stanti o in combinazione con investimenti in altre infrastrutture di trasporto quali strade, ponti e gallerie e che, sebbene EuroVelo non faccia parte della rete TEN-T in quanto tale, gli inviti a presentare proposte del 2014 nell'ambito del regolamento sul meccanismo per collegare l'Europa (CEF) includevano una disposizione per far sì che le attività di adeguamento delle infrastrutture TEN-T volte a garantire la continuità delle infrastrutture per piste ciclabili a lunga distanza, quali gli itinerari EuroVelo, potessero essere finanziate come parte di progetti TEN-T più ampi.
Tali attività potevano comprendere l'adattamento dei sistemi di segnalazione per vie di comunicazione o l'integrazione di infrastrutture dedicate per ciclisti e pedoni quali gallerie, circonvallazioni, ponti, sopraelevate pedonali e ciclabili e piste ciclabili protette.
Potevano altresì riguardare attività estese lungo gli assi TEN-T o in corrispondenza di incroci tra gli assi TEN-T e piste ciclabili a lunga distanza. Pertanto, già in occasione del seminario del 15 gennaio prossimo, si prendano in considerazione la possibilità di inserire la Ciclovia Adriatica, e le opere ad essa connesse (prima, fra tutte, il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto, che unirebbe i percorsi ciclabili di Marche e Abruzzo) all’interno delle strategie per le reti trasportistiche europee, anche in considerazione dell’intermodalità treno/bicicletta e nave/bicicletta che permetterebbe di integrare i sistemi di trasporto su ferro, su gomma e su acqua, sia per le persone che per le merci.