Cai e Fondazione Carisap ricostruiscono il Rifugio Zilioli

Cai e Fondazione Carisap ricostruiscono il Rifugio Zilioli

Al posto del manufatto artigianale, il 'popolo della montagna' troverà ad accoglierlo un rifugio sicuro, moderno e accogliente, che ricorderà nella sua sagoma le forme della casetta di pietra a doppia falda, tanto familiare agli amanti dei Sibillini.

Ascoli  – Il rifugio Zilioli sul Monte Vettore, reso totalmente inagibile dal sisma, sarà ricostruito ex novo grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambito del #masterplanterremoto.
Il rifugio Zilioli, di proprietà del CAI, fu costruito negli anni 60 e intitolato a Tilo Zilioli, il forte alpinista ascolano deceduto il 30 marzo 1958 a soli 24 anni, durante una salita invernale al monte Vettore.
Al posto del manufatto artigianale, il “popolo della montagna” troverà ad accoglierlo un rifugio sicuro, moderno e accogliente, che ricorderà nella sua sagoma le forme della casetta di pietra a doppia falda, tanto familiare agli amanti dei Sibillini.
L’AVIS provinciale Ascoli Piceno e la SAT – Società Alpinisti Tridentini, hanno deciso di destinare risorse aggiuntive per l’allestimento e l’acquisto di attrezzature importanti e beneficio del rifugio stesso, ad importanti e utili aspetti scientifici, come il monitoraggio della faglia, cui potrebbe essere interessata l’Università di Camerino; oppure una piccola stazione meteo. O anche, tecnologie volte a migliorarne la fruibilità, come la produzione di energia eolico/solare, ed un software di controllo remoto di prenotazioni e ingressi.

Lo Zilioli non è soltanto un riparo occasionale per escursionisti: è una struttura che sostiene il ritorno del turismo “lento” sui nostri Sibillini e nei paesi che li circondano, dove le attività ricettive e commerciali hanno già iniziato una faticosa ma tenace ripresa. Un beneficio che si estende all’intero comprensorio della montagna picena: difatti, lo Zilioli è accessibile da Arquata del Tronto (nel cui territorio ricade), da Montegallo, da Montemonaco, oltre che da Castelluccio di Norcia. Soltanto nell’anno precedente il sisma che lo ha reso inutilizzabile, sono stati oltre 120 gli escursionisti che vi hanno Sezione CAI di Ascoli Piceno pernottato, utilizzando la piattaforma telematica di prenotazione predisposta dalla sezione ascolana.