Le Acli di Ascoli Piceno sono da sempre impegnate nella promozione delle pari opportunità e nella lotta a tutte le forme di discriminazione. Quest’anno il nostro impegno si rafforza, grazie al contributo dei Giovani delle Acli e del Coordinamento Donne, che realizzeranno il progetto “Le Pari Opportunità nel Mondo del Lavoro”, che inizierà il prossimo lunedì 17 ottobre presso l’Istituto Tecnico “Mazzocchi” di Ascoli Piceno.
Il progetto, rivolto agli studenti dell’ultimo triennio delle superiori delle provincia di Ascoli Piceno, si svolgerà attraverso laboratori di cittadinanza democratica per promuovere l’integrazione sociale nel mondo del lavoro degli immigrati e delle donne. Nello specifico, si intende rafforzare nei giovani una mentalità di accoglienza della diversità culturale e di genere per contribuire a prevenire le relative forme di discriminazione.
«Questo progetto, fortemente voluto dalle nostre Acli provinciali che lo sostengono anche finanziariamente – afferma Claudio Bachetti, presidente delle Acli provinciali di Ascoli Piceno – rappresenta l’opportunità di mettere insieme tre temi fondamentali per le Acli: l’attività educativa, l’inserimento lavorativo (delle giovani in particolare) e l’integrazione sociale».
«Per noi Giovani delle Acli - prosegue Giorgia Spurio, segretaria provinciale dei Giovani delle Acli - è una grande opportunità di confronto con i più giovani. Abbiamo lavorato a questo progetto con la convinzione che si può fare tanto per la nostra società partendo proprio dalla scuola e cercando di approfondire il delicato tema delle discriminazioni nel mondo del lavoro oltre la cornice proposta dai mass-media».
«Purtroppo il principio di pari opportunità sancito dalla nostra Costituzione, che riconosce a uomini e donne la parità di trattamento nell'ambiente di lavoro e in ogni altro ambito - conclude Patrizia Di Luigi, responsabile provinciale del Coordinamento Donne delle Acli – viene troppo spesso disatteso nella vita concreta e ci troviamo ancora oggi a doverne chiedere l'applicazione. Noi donne non dobbiamo essere accolte nella società, siamo società e abbiamo un ruolo che deve essere riconosciuto e garantito. E' quindi importantissimo un cambio culturale, partendo proprio dai giovani e dalla scuola».