Bravi: 'Modello unitario di gestione dei servizi'
Roma - Gestione nazionale omogenea dei servizi
per il lavoro, con una condivisione delle scelte e della strategia
tra Governo e Regioni. È quanto concordato, ieri a Roma, tra il
ministro Giuliano Poletti e gli assessori regionali, con un’intesa
sul futuro dei Centri per l’impiego.
“È stato un
passaggio importante perché siamo giunti a una minima
chiarificazione”, commenta l’assessore Loretta Bravi che ha
partecipato alla riunione, promossa dall’assessore al Lavoro della
Toscana, Cristina Grieco, coordinatrice della IX Commissione della
Conferenza delle Regioni. “Il ministro – continua Bravi - ha
ribadito il passaggio del personale alle Regioni e la stabilizzazione
definitiva dei Centri per l’impiego. Sono stati affrontati anche i
temi relativi ai livelli essenziali delle prestazioni e alla
collaborazione con l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro:
aspetti fondamentali per un proficuo rapporto tra pubblico e privato
e per la qualità dei servizi erogati su tutto il territorio
nazionale”.
Il ministro Poletti sottoporrà le questioni
all’attenzione della presidenza del Consiglio dei ministri.
“L’incontro di ieri – conferma l’assessore Bravi – è stato
importante perché usciamo dall’attuale periodo di incertezze nel
quale sono stati tenuti e sono costretti a operare le Regioni, le
Province i Centri per l’impiego. È importante il riconoscimento di
una necessaria stabilizzazione del sistema, come pure l’aver
definito i livelli essenziali delle prestazioni, così da poter
chiarire quali siano i compiti e le progettualità. Auspichiamo, per
questo, una collaborazione proficua con l’Agenzia nazionale e
attendiamo di capire i tempi e le risorse a disposizione per la
stabilizzazione dei Centri, allo scopo di comprendere la ripartizione
degli oneri tra lo Stato e le Regioni”.
Le Marche, ricorda
l’assessore, “hanno avviato, nel 2017, una riorganizzazione
capillare dei Centri per l’impiego che sta riguardando, al momento,
la rete dell’informatizzazione e l’assegnazione dei bandi. Siamo
arrivati a un accordo con i sindacati e stiamo lavorando alla
programmazione dei servizi offerti, affidando ai Centri, in sintonia
con la Regione, le attività capillari che servono ai territori.
All’interno di questa logica di programmazione ed erogazione dei
servizi, aspettiamo necessariamente una chiara definizione degli
oneri finanziari da ripartire”.