Area di crisi, Cgil, Cisl e Uil denunciano il mancato coinvolgimento nell'elaborazione dell’Accordo di programma

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Area di crisi, Cgil, Cisl e Uil denunciano il mancato coinvolgimento nell'elaborazione dell’Accordo di programma

Cgil Cisl Uil reputano strategica la realizzazione del Polo Scientifico e Tecnologico cosi come concordato con le istituzioni locali e regionali da realizzare nell’Area ex Sgl Carbon ed auspicano che nel Progetto di Riconversione siano previste risorse specifiche

Ascoli - L’accordo di Programma firmato al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) chiude ufficialmente la prima fase del riconoscimento dell’Area Complessa di Crisi Val Tronto Val Vibrata: sarebbe opportuno ricordare che l’iter per tale riconoscimento si sia avviato in occasione dell’incontro al MISE per l’ennesima crisi aziendale del territorio, quella della Prysman, con la perdita di lavoro per circa 200 persone avvenuto a maggio del 2015.

In tale incontro le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro erano impegnate ad evitare la perdita dei posti di lavoro o a creare alternative occupazionali, ed in quell’occasione erano riusciti ad avere la disponibilità dell’allora Ministro Guidi, ad aiutare il nostro territorio ad essere riconosciuto come Area Complessa di Crisi.


Le Organizzazioni Sindacali e Confindustria decisero pertanto di promuovere la costituzione del “Comitato per lo sviluppo della provincia di Ascoli Piceno”, attraverso il quale si è avviato il percorso per tale riconoscimento con, in un primo momento, l’assenza della Regione, soggetto normativamente fondamentale, in quanto si era ancora in campagna elettorale per il rinnovo delle cariche.


Le Organizzazione Sindacali CGIL CISL UIL sono ben liete del risultato raggiunto e del lavoro prodotto che fornisce un quadro dei settori economici all’interno dei quali sono state esplicitate le manifestazioni d’interesse per la riconversione e riqualificazione industriale del territorio, ma denunciano il mancato coinvolgimento delle forze sociali ed economiche del territorio in tutta la fase di elaborazione dell’accordo di programma, nonostante le ripetute sollecitazioni nei confronti della Provincia e della Regione.


Cgil, Cisl e Uil ribadiscono, a fronte della nuova situazione, la necessità di recuperare un’azione collegiale tra Istituzioni e parti sociali per gestire e supportare tutte le fasi che si apriranno , a partire dalle azioni per l’inserimento ed il reinserimento lavorativo che, attraverso efficaci Politiche Attive, sviluppino una ricognizione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti dalla crisi, a cominciare dagli ex lavoratori della Prysman non ancora ricollocati, ed ai quali era stato prospettata la ricollocazione a fronte del riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa ed aprendo spazi significativi per i giovani.


A fronte della possibilità di proroga di 12 mesi della mobilità, scaduta o in scadenza nel 2017,per i lavoratori ricadenti nell’area di crisi, si sollecita la Regione Marche ad attivare le Politiche Attive previste dalle legge, indispensabili per fruire di tale ammortizzatore.


Sul versante dello sviluppo economico del territorio, Cgil Cisl Uil reputano strategica la realizzazione del Polo Scientifico e Tecnologico cosi come concordato con le istituzioni locali e regionali da realizzare nell’Area ex Sgl Carbon ed auspicano che nel Progetto di Riconversione siano previste risorse specifiche.