Ascoli Dove troveranno lavoro i nuovi dipendenti? In 160 nei settori manifatturieri, soprattutto del sistema moda. I servizi turistici, di alloggio e ristorazione assorbiranno 150 nuovi assunti, il commercio 140, i servizi alle imprese 120 e i servizi alle persone 100. Alle imprese edili servono 100 muratori o manovali.
Qualifiche basse e lavoro precario. E’ questa la situazione dell’occupazione nella provincia di Ascoli Piceno in questo avvio del 2017. Lo evidenzia la Camera di Commercio di Ascoli Piceno che ha elaborato le previsioni dei dati Excelsior Unioncamere per il primo trimestre dell’anno.
“Entro la fine di marzo - afferma il presidente della
Camera di Commercio Gino Sabatini - nelle imprese della
nostra provincia troveranno lavoro 1.830 persone mentre, tra
pensionamenti e licenziamenti, se ne andranno in 1.150 con un saldo
positivo di 680 nuovi occupati. Ma le belle notizie finiscono qui
perché la maggior parte dei nuovi posti di lavoro richiesti
dalle imprese riguarda lavoratori interinali (+360) e collaboratori a
progetto (+380).
La richiesta di lavoratori dipendenti
è invece in diminuzione (-220). Questo perché le nostre imprese
vivono ancora un forte senso di precarietà dovuto all’incertezza
della situazione economica, alla stagnazione del mercato interno e
alla grave crisi che ha colpito l’intero sistema produttivo della
provincia in seguito ai recenti eventi sismici. Occorre uno sforzo
straordinario delle istituzioni nazionali e regionali per aiutare il
sistema delle imprese locali a riprendersi e a creare nuovamente
occupazione stabile e qualificata”.
La Camera di Commercio ha analizzato in particolare i movimenti occupazionali del personale dipendente. Tra gennaio e marzo le imprese della provincia ne assumeranno 770 . Per i nuovi assunti si prevedono contratti a tempo determinato (64,6%), di cui circa un terzo avrà la possibilità di un’assunzione stabile e il resto servirà a fronteggiare i picchi di attività o i lavori stagionali. Pressoché stabile, rispetto allo scorso anno, la richiesta di apprendisti (9,8%) da formare in azienda. Solo un contratto su cinque, per i dipendenti che verranno assunti da qui a marzo, sarà a tempo indeterminato.
“Le imprese - spiega Sabatini - cercano di far fronte alle opportunità di mercato senza però riuscire a mantenere costante l'occupazione, senza poter creare un rapporto stabile di lavoro. Ciò è dovuto anche all'ampia influenza della stagionalità di alcune attività: ad esempio i settori legati al turismo estivo e alle costruzioni. L’inadeguata richiesta di laureati (12,8) esprime inoltre l'incapacità del sistema economico locale di avvalersi delle fasce più qualificate dell'offerta di lavoro; aspetto che trova conferma nella quota ancora troppo elevata (34,6% dei casi) di assunzioni previste per figure senza nessuna formazione specifica. Un diploma viene invece richiesto nel 39,2 per cento delle assunzioni e una qualifica professionale nel 13,3 per cento dei casi.”
Nella scelta di nuovi dipendenti, le imprese picene privilegiano chi può vantare una precedente esperienza professionale in attività analoghe (70,3%).
Ad assumere sono soprattutto le imprese al di sotto dei 50 dipendenti (560 assunzioni previste) mentre quelle con più di 50 dipendenti ne assumeranno circa 210.
Dove troveranno lavoro i nuovi dipendenti? Circa 160 saranno assorbiti dai settori manifatturieri, soprattutto del sistema moda, i servizi turistici, di alloggio e ristorazione assorbiranno 150 nuovi dipendenti, il commercio 140, i servizi alle imprese 120 e i servizi alle persone 100. Alle imprese edili servono 100 muratori o manovali.
Ma quali sono le professioni più richieste dalle imprese? Soprattutto cuochi, camerieri, commessi, operai e impiegati amministrativi. In particolare servono 200 lavoratori qualificati nelle attività commerciali e dei servizi, 140 operai specializzati, 110 conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili, 100 impiegati, 100 tecnici, 90 lavoratori non qualificati e 30 professionisti con elevata specializzazione.
ASCOLI, MOVIMENTI OCCUPAZIONALI NEL PRIMO TRIMESTRE 2017
|
entrate |
uscite |
saldo |
Dipendenti |
770 |
990 |
-220 |
Interinali |
460 |
100 |
360 |
collaboratori coordinati e continuativi |
440 |
60 |
380 |
collaboratori partite Iva occasionali |
160 |
0 |
160 |
TOTALE |
1.830 |
1.150 |
680 |
PERSONALE DIPENDENTE |
|
TOTALE |
770 |
a tempo indeterminato |
18,5 |
a tempo determinato |
64,6 |
di cui attività stagionale |
19,2 |
apprendistato |
9,8 |
contratto a chiamata |
7,0 |
|
|
dirigenti e tecnici |
16,8 |
Impiegati |
39,5 |
operai specializzati |
31,9 |
profili generici |
11,8 |
|
|
di difficile reperimento |
17,0 |
con esperienza |
70,3 |
|
|
fino a 29 anni |
30,2 |
oltre 29 anni |
29,5 |
età indifferente |
40,3 |
|
|
Laurea |
12,8 |
Diploma |
39,2 |
qualifica professionale |
13,3 |
nessuna formazione specifica |
34,6 |
|
|
Industria |
160 |
Costruzioni |
100 |
Commercio |
140 |
servizi turistici, di alloggio e ristorazione |
150 |
servizi alle imprese |
120 |
servizi alle persone |
100 |
|
|
fino a 50 dipendenti |
560 |
oltre 50 dipendenti |
210 |
|
|
Dirigenti |
0 |
professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione |
30 |
professioni tecniche |
100 |
Impiegati |
100 |
professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi |
200 |
operai specializzati |
140 |
conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili |
110 |
professioni non qualificate |
90 |
TOTALE |
770 |