Le segreterie di CGIL CISL UIL delle
Marche considerano non più rinviabile l’intervento degli
ammortizzatori sociali per quei lavoratori dipendenti delle imprese
che hanno dovuto sospendere la loro attività a causa del terremoto,
ai quali non possono applicarsi gli strumenti ordinari come la cassa
integrazione, nemmeno quella in deroga.
I contributi per il sostegno al
reddito, che il decreto emanato nel mese di ottobre prevede per
questi casi, non sono a tutt'oggi usufruibili in quanto le modalità
di erogazione devono essere stabilite da una convenzione tra il
Ministero del Lavoro e le quattro regioni interessate (Abruzzo,
Lazio, Marche e Umbria). La convenzione, tuttavia, non è stata
ancora definita dal Ministero e quindi rimane da sottoscrivere. E
così, gli interventi a favore dei lavoratori - rispetto agli altri
previsti dalle ordinanze e dai decreti – sono quelli che non hanno
avuto efficacia.
Tale situazione non fa che aggiungere incertezza alla condizione di gravità che vivono le imprese coinvolte dal sisma e che rischia di scaricarsi ulteriormente sui lavoratori, rendendo oltretutto parziali e insufficienti alcuni condivisibili interventi di estensione degli ammortizzatori sociali, assunti nel frattempo dalla Regione Marche.