Ascoli - Il giorno 21 novembre scorso, è stata
ratificata dall'assemblea dei lavoratori, l'Ipotesi di Accordo sul
Premio di Risultato (siglata in data 14 novembre 2016), riferito
all'ultima parte dell’anno 2016, da applicare allo stabilimento
Manuli di Ascoli Piceno, siglata in data 14 novembre
2016.
L'Accordo è stato faticosamente, ma positivamente
concluso, partendo dalla consapevolezza che si deve ripartire con la
contrattazione aziendale, anche durante una crisi devastante come
quella attuale, con realismo, ma anche nel rispetto e con la
considerazione dei lavoratori (le cosiddette risorse umane), da parte
dell'azienda, come, appunto, risorse e non come un problema e/o solo
un costo.
E' del tutto evidente che tutto si tiene se c'è un
sistema di relazioni sindacali corretto e trasparente, se c'è il
pieno rispetto e riconoscimento della Rappresentanza Sindacale ed un
continuo confronto e partecipazione nella costruzione delle
scelte.
Nel merito, era indispensabile uscire da una fase
critica, che durava ormai da oltre 6 anni, con la disdetta
unilaterale da parte dell'azienda, nel 2009, di tutta la
contrattazione integrativa aziendale, ormai trentennale, con
conseguente e forte ridimensionamento del salario dei lavoratori,
apertura di 2 procedure di mobilità e cassa integrazione, con la
conseguenza di aver creato un clima troppo complicato.
E'
stato quindi importante istituire un premio di partecipazione, anche
se transitorio, legato a criteri ed obiettivi di produttività ed
assiduità al lavoro, oltre al riconoscimento del disagio legato ad
alcune turnazioni e creando le condizioni per una migliore
flessibilità organizzativa attraverso la formazione, ma propedeutico
alla ricostruzione di regole da inserire nella contrattazione
aziendale in modo costante e continuativo per il
futuro.
Complessivamente, quindi, si ritiene che è possibile
e necessario continuare a fare contrattazione ed accordi, in
qualsiasi situazione e su tutti i temi oggi sul tappeto, rispetto
alle modalità con cui affrontare la competitività del mercato, con
l’obiettivo di consolidare e sviluppare il rinnovato, anche se
ridimensionato, sito produttivo della Manuli di Ascoli Piceno,
riconoscendo sia il senso di responsabilità che lo sforzo dei
lavoratori, nel trovare soluzioni atte ad affrontare un mercato
legato anche a situazioni geopolitiche mondiali, attraverso il
coinvolgimento dei lavoratori ed investendo sia in ricerca ed
innovazione, che, soprattutto, sulle risorse umane.
Aspetto,
quest'ultimo, che fa risaltare il fatto che, quando c'è la volontà
di affrontare le problematiche con un'ottica di sviluppo e di
corrette relazioni sindacali, viene fugato ogni dubbio circa la
inutilità di agire esclusivamente sulla leva dei diritti e sul
salario dei lavoratori.