Ascoli - Domani, martedì 11 ottobre, dalle ore 9, Cgil, Cisl e Uil organizzano presso il Centro congressi della Camera di Commercio di Ascoli Piceno l'incontro dal titolo “Insieme per la competitività del territorio – dall'Area di crisi complessa al Patto per lo Sviluppo”.
Trarrà le conclusioni il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso. Dopo i saluti del presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini, ci sarà l'introduzione di Giuseppe Pacetti, responsabile territoriale della Uil, poi sarà la volta del Ministero dello Sviluppo Economico con Marco Calabrò, quindi si terrà una tavola rotonda alla quale parteciperanno Anna Casini, vice presidente della Regione Marche, Guido Castelli, presidente Ifel e delegato Anci, Sauro Longhi, rettore dell'università Politecnica delle Marche, Antonio Angelini, responsabile territoriale Cisl, Massimo Andreani, vice presidente di Confindustria Ascoli Piceno e Roberto Paoletti, rappresentate Piccola impresa. Coordinerà la giornalista di Rai 3 Marche, Barbara Marini.
“Si tratta di un incontro – dicono Maria Teresa Ferretti (Cisl), Paola Giovannozzi (Cgil) e Giuseppe Pacetti (Uil) – destinato alle nostre Rsu, ai nostri iscritti, ai lavoratori per far comprendere quale sia l'importanza di questo momento per il rilancio del territorio”.
Il sindacato confederale punta l'indice sulla coesione del territorio che sembra frantumata, con soggetti che camminano ognuno per la propria strada mentre in un momento cruciale come questo occorrerebbe marciare uniti per raggiungere obiettivi comuni. Per il sindacato insomma occorre tornare a formare un tavolo condiviso come quello che c'era in Provincia due legislature fa.
Da quel tavolo sono nate scelte discusse e poi condivise per comprendere cosa occorresse fare per rispondere ad una crisi che nel Piceno ha aggredito ben prima di quella suscitata a livello internazionale dai mutui Subprime.
E in “Insieme per la competitività” c'è tutta l'esigenza di riaccendere un dialogo produttivo per il destino delle famiglie del Piceno.
“Siamo in un area di crisi – spiega Paola Giovannozzi – ma ci pare che dal Governo non valutino quali bisogni abbia il territorio. Decidono la proroga della cassintegrazione quando non ci sono le aziende che la chiedono, perché molte sono state spazzate via dalla crisi. Avevano detto che ci sarebbe stato un sostegno di 500 euro al netto della contribuzione come spinta per ogni lavoratore a formarsi in attesa di nuove opportunità che si presentassero. Ma questo provvedimento non è stato emanato. Quel sussidio di 500 euro sarebbe fondamentale. Questa come altre situazioni, come una rivisitazione delle tecniche di smaltimento e riuso dei rifiuti che produca nuova economia. Occorrerà anche dare nuova spinta al Polo, scientifico e tecnologico nell'ex area Carbon”.
Pacetti (Uil) anticipa che la sua relazione punterà molto sul terremoto, sulle possibilità di creare posti di lavoro in una ricostruzione nel segno della legalità, dove si dia opportunità alle imprese del territorio.