Ascoli - Sembra incredibile come malgrado la crisi incomba inesorabilmente su tutto e tutti ci sia una realtà operante in un mercato, sicuramente di nicchia come quello dei materiali compositi avanzati, rinforzati in fibra di carbonio, che in barba a tutte le tendenze decida di investire ulteriormente ad Ascoli per proseguire la sua crescita e consolidare la propria realtà industriale.
Poco più di un anno fa la stessa azienda illustrava il suo cammino ambizioso, un percorso costellato già da un’inversione di tendenza rilevante iniziata appena due anni fa con il cambio del management aziendale e proseguito, poi, con una crescita costante e solida avvalorata da una sempre maggiore presenza sul mercato in cui opera.
Progettazione e realizzazione di parti strutturali in fibra di Carbonio per il mercato automotive da competizione e stradale è sempre stato il principale credo di quest’azienda oramai ascolana a tutti gli effetti per quanto l’azionista di maggioranza si chiami Jacques Nicolet ed è francese.
E’ proprio questa una delle domande più ricorrenti che ci poniamo ovvero il motivo per cui un imprenditore francese oramai diventato leader mondiale esclusivista della costruzione di vetture da
corsa a marchio Ligier decida nel 2011 di credere nel potenziale e nelle competenze che via via si sono e si stanno sviluppando proprio nel nostro territorio.
E in più, a far da spalla a questa avventura è proprio una realtà se vogliamo territoriale, Fondazione Marche, che non solo supporta il progetto di HP diventandone azionista ma promuove con lo stesso Nicolet la realizzazione di un’Accademia per la formazione di tecnici specializzati del Carbonio, la Ecodime Italia, con una ulteriore partecipazione nel Capitale sociale.
Solo lo scorso anno il 73% delle risorse formate da Ecodime ha trovato un impiego in altre realtà italiane operanti nello stesso settore dei materiali compositi compresa la Formula 1, senza considerare i corsi interni finalizzati ad HP che hanno permesso al 64% degli “alunni” di essere contrattualizzati dalla stessa HP.
Fin qui niente di nuovo, si potrebbe pensare, rispetto a quanto visto e ascoltato l’anno scorso, quello che invece stupisce sono le conferme di quanto promesso e la voglia di condividerle in un momento storico imprenditoriale del territorio dove molteplici dubbi sarebbero leciti.
In HP Composites oggi lavorano più di 260 persone delle quali 165 già dipendenti a tempo indeterminato mentre le restanti sono in somministrazione attraverso la collaborazione con diverse
società di lavoro interinale. Record di assunzioni per HP lo scorso anno con ben 75 risorse, sfruttando così al massimo le opportunità del Jobs Act e diventando con ogni probabilità l’azienda marchigiana che assunto di più nel 2015.
Il fatturato dell’eccellenza ascolana è passato da 8,1 M€ nel 2013 a 14,7 M€ nel 2014, registrando un nuovo record nel 2015 con 18,2 M€. Le prospettive di quest’anno sembrano ulteriormente ottimiste ma speriamo di condividere e raccogliere l’anno prossimo ulteriori conferme.
E ancora, quasi 300 sono i fornitori marchigiani che danno supporto alla HP, di cui 257 soltanto nella provincia di Ascoli Piceno, per una cifra di affari di quasi 2,5 M€ nel 2015, superiore di 1 M€ rispetto al 2014 e che già nei primi 6 mesi del 2016 ha superato 1,5 M€.
“Sul territorio ascolano - dice il Direttore Generale, Ing. Abramo Levato - sono presenti tantissime eccellenze e maestranze che non solo ci supportano in maniera impeccabile, ma ci consentono di migliorare ulteriormente l’efficienza e la reattività vista anche la natura del mercato in cui operiamo. E allora perché non valorizzare la fornitura a chilometro Zero?”
Più di milione e mezzo di investimenti sono stati eseguiti nel corso degli ultimi 6 mesi, raddoppiando così la capacità produttiva con l’intenzione specifica di distinguere in due unità differenti le attività proprie della prototipia e del Motorsport dalle lavorazioni lavorazione tipiche del mercato automobilistico di serie con tutte le opportune certificazioni che ne attestano l’affidabilità.
Differenti sono anche le tecnologie che si utilizzano per far fronte alle molteplici necessità del mercato, dall’impiego dell’autoclave per la polimerizzazione (4 autoclavi presenti) alla tecnologia di iniezione RTM (Resin Transfer Moulding) allo stampaggio da pressa per arrivare all’ultima impiegata e interamente realizzata nei laboratori di Ricerca e Sviluppo dell’azienda ovvero l’Air Press moulding, una tecnologia che permette di realizzare parti di carrozzeria con numeri elevati pur mantenendo i costi competitivi lasciando invariate le prestazioni del manufatto finale.
Proprio su questa filosofia si basa la strategia di medio-lungo periodo dell’azienda, l’industrializzazione della lavorazione dei materiali compositi per promuoverne l’impiego in modo
molto più massivo, sulla falsa riga di quanto BMW con la produzione della i3 ha già realizzato.
Già coinvolta da grandi case automobilistiche come il Gruppo PSA (Peugeot-Citroen) su prototipi stradali finalizzati alla produzione di serie (es. il telaio del prototipo della DS E-Tense presentato
all’ultimo salone di Ginevra), il prossimo obiettivo di HP potrebbe essere quello di un ulteriore consolidamento ed espansione per completare la fase di crescita con una popolazione lavorativa di
300-350 dipendenti ed un fatturato finale di 30-35 M€.
Ovviamente per far sì che questo accada ci sarà bisogno di spazi ed investimenti ulteriori che la proprietà di HP si mostra pronta ad avviare.
Il portafoglio clienti è aumentato, sintomo che quanto svolto per aumentare la credibilità e l’affidabilità dell’azienda ha dato i risultati aspettati.
“Diversificazione e maggiore copertura del mercato attuale con sforzi atti a fidelizzare la clientela già acquisita stanno alla base della nostra strategia”, afferma ancora l’Ing. Levato, “la HP oggi produce parti per il mercato della competizione automobilistica dalla Formula 1 a tutte le principali monoposto che si contendono il panorama mondiale di questo affascinante mercato. Più di 760 telai sono stati prodotti negli ultimi 4 anni e mezzo permettendoci di confermare una posizione strategica nel settore in cui operiamo”.
Reduci dall’ultima 24 ore di Le Mans dove HP ha siglato la sua presenza sul 38% delle 60 vetture in pista, coprendo tutte e 5 le categorie presenti quest’anno (LMP1, LMP2, GTE Pro, GTE Am, GDNT) per non parlare delle vetture di categoria Formula 4, quella con cui corre Shumacher jr per intenderci, dove l’eccellenza ascolana ha collaborato con tutte le case automobilistiche coinvolte, nazionali, internazionali e d’oltre oceano a ulteriore riconoscimento delle competenze e capacità disponibili con oltre 200 vetture complete già consegnate.
Fondamentale anche la diversificazione delle lavorazioni, oggi HP produce anche per l’arredamento di lusso (Club House Italia, Luxury & Living) dove la fibra di Carbonio esalta il suo appeal grazie anche alle prestazioni strutturali che è in grado di garantire oppure la stessa fornitura di stampi, essi stessi in Carbonio, per l’industria aeronautica o ancora la realizzazione delle parti strutturali di apparecchiature atte al monitoraggio dello stato di salute dei binari nel settore ferroviario.
“In effetti, anche se la strada per venire ad Ascoli Piceno sembra sempre così lunga, sono estremamente soddisfatto dell’ambiente in cui opera HP Composites”, afferma il Presidente ed azionista di maggioranza Jacques Nicolet. “Non solo il personale di HP Composites è incredibilmente dinamico e di successo ma il sostegno fornito dalle varie istituzioni locali ci consente di operare in condizioni eccellenti.
E ancora una volta desidero ringraziare in particolar modo la Fondazione Marche e il suo presidente, Francesco Merloni, che ci accompagna in tutti i nostri sviluppi fin dall'inizio. Ho anche un pensiero speciale per Mario Pesaresi, vice-presidente della Fondazione, che per motivi personali ed indipendenti dalla sua volontà, è oggi, purtroppo, assente”.
Inoltre, per concludere e ad ulteriore conferma della voglia di essere partecipe del territorio ascolano, con l’avvicinarsi della prossima tappa europea del Campionato di Velocità Montagna, la Coppa Paolino Teodori, la HP, su invito del Presidente Giovanni Cuccioloni del Gruppo Sportivo AC di Ascoli Piceno, non solo parteciperà con una Ligier JS53 Evo2, categoria CN, guidata dal belga Emanuel Gonay ma si presenterà alla partenza con una Ligier JS P3 “biposto”, categoria LMP3, come apripista (vettura numero zero) che verrà guidata dal pilota leader della Ibiza Cup, il giovane Emiliano Gabriele Torelli.