Bando Inail: contributi fondo perduto per progetti di bonifica amianto

Bando Inail: contributi fondo perduto per progetti di bonifica amianto

La rimozione oltre che benefici alla spesa sanitaria, è utile al rilancio occupazionale nel  settore edile, che se aiutata  con sgravi fiscali, aiuti da parte del credito, finanziamenti per edifici pubblici e aiuti per i privati

Ascoli - Il Dipartimento Sicurezza sul Lavoro di CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno comunica che l’INAIL finanzia le imprese per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute  sicurezza nei luoghi di lavoro e per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

L’iniziativa è importate per la nostra zona non solo per la bonifica della ex SGL Carbon di Ascoli ma anche  per tanti ex opifici industriali (Es. ex Ocma ecc..) e strutture pubbliche che hanno queste problematiche.
Si evidenzia come sia importante attivare questi progetti anche per soggetti privati che hanno manufatti contenenti questo killer dannoso (case coloniche, rimesse, stalle, tetti, onduline etc.).

Le agevolazioni sono con un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese sostenute dall'impresa per realizzare i progetti, al netto dell’IVA, e per un contributo massimo erogabile di euro 130.000.
Sono ammessi le seguenti tipologie di interventi: investimenti per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro; adozione modelli organizzativi e responsabilità sociale, bonifica amianto.

Le imprese interessate, anche individuali, debbono essere con sede nazionale ed iscritte alla CCIAA.
Il Bando IDSI INAIL è compilabile dal 1°marzo al 5 maggio 2016.
Per info verificare le condizioni e modalità sul sito dell’Istituto.

  Resta inteso che l’utilizzo delle risorse Inail, pur se importanti, non riescono a rispondere all'eliminazione completa dell’amianto . Si rende sempre più necessario un censimento  e mappatura  dei siti privati e pubblici con la presenza di amianto  ed interventi legislativi in merito sia nazionali che regionali.
Alcune Regioni si sono mosse, come la Lombardia , la città metropolitana di Bari, di recente anche in Piemonte si è fatto un accordo tra Anci e Cgil, Cisl, Uil  per chiedere alla Regione il varo del piano amianto 2015/2020 . 


La rimozione oltre che benefici alla spesa sanitaria, è utile al rilancio occupazionale nel  settore edile, che se aiutata  con sgravi fiscali, aiuti da parte del credito, finanziamenti per edifici pubblici e aiuti per i privati  per il  ricambio delle coperture con tetti  per produzione energetica    può favorire la crescita di altri settori. 
E’ necessario conoscere le scelte che la Regione Marche intende adottare.