Priorità e linee di lavoro condivise fra Confindustria Marche e giunta regionale

Priorità e linee di lavoro condivise fra Confindustria Marche e giunta regionale

Nel documento viene anche evidenziata la persistente rilevanza del manifatturiero nell'economia regionale ed il suo ruolo strategico per la ripresa anche dei settori connessi e le difficoltà del settore dell'edilizia ed il suo potenziale effetto traino su oltre 36 settori produttivi collegati

Ancona - Questo pomeriggio si è tenuto un incontro tra la giunta della Regione Marche e la giunta regionale di Confindustria. Una riunione che ha portato alla sottoscrizione di un documento che ha come fulcro la condivisione di un metodo di confronto preventivo e costante fra Confindustria Marche (con la collaborazione di ANCE Marche) e la Giunta regionale sulle tematiche chiave per lo sviluppo del sistema manifatturiero ed edile regionale al fine di una sua più alta crescita. Ciò si sostanzierà anche in confronti bilaterali, con gli Assessori per gli atti più strategici di loro competenza, preventivi alla loro adozione.



"Stasera segniamo un passaggio importante – ha detto il presidente Luca Ceriscioli, introducendo la riunione – per avviare un percorso dentro una cornice condivisa che serve in primo luogo a confermare un metodo di confronto: condividere gli obiettivi e quindi anche gli strumenti per la loro realizzazione. Abbiamo ottenuto recentemente diversi traguardi: dal Porto di Ancona con il riconoscimento di un ruolo strategico nel Medio Bacino Adriatico come porto di sistema, al riavvio delle procedure per la realizzazione della Fano Grosseto oltre al prolungamento della terza corsia autostradale.

Anche con l’Anas – ha ricordato il presidente - abbiamo raggiunto un accordo perché si faccia di nuovo carico di alcune strade provinciali. C’è soddisfazione da parte della giunta regionale di aver trovato con Confindustria molti punti di collegamento stretto attraverso una capacità di interlocuzione franca e una volontà di comprensione e condivisione reciproca.“


Il presidente Ceriscioli ha quindi ricordato che il Bilancio regionale, che ha ricevuto l’apprezzamento della Corte dei Conti come bilancio “salubre”, sarà comunque di circa 100 milioni e quindi con tutte le difficoltà a coprire le stesse esigenze rispetto agli anni precedenti.


Sul settore Sanità – ha poi sottolineato Ceriscioli – abbiamo rilanciato gli investimenti: ridefinite in pochi mesi le procedure di appalto per l’INRCA, ripartenza dell’appalto per l’Ospedale di Fermo con circa 70 milioni complessivi, 50 milioni per il Salesi che è stato rimesso in moto con un percorso virtuoso oltre agli investimenti per l' Ospedale unico di Marche Nord".


Bruno Bucciarelli, presidente di Confindustria Marche ha espresso l’apprezzamento “per i concreti segni di vicinanza della giunta regionale alle istanze delle imprese. Abbiamo condiviso priorità è linee di lavoro. Il confronto costante ci rasserena cosi come i timidi segnali di ripresa economica delle Marche dell’ultimo trimestre rispetto allo scorso anno. Un trend positivo e aspettative migliori per l’immediato futuro da parte degli imprenditori.

Anche se le Marche – ha aggiunto – sono ancora a un passo indietro rispetto all’Italia nel trend di crescita. Ci sono stati molti passi avanti con la Regione, a cominciare dall’abolizione dell’IRAP per le start up d’impresa e siamo convinti che lavorando insieme, come abbiamo previsto nel protocollo d’intesa, nei prossimi mesi troveremo ulteriori momenti di condivisione su scelte in favore dello sviluppo del territorio.”                  



Confindustria e Regione hanno poi convenuto di imprimere un’accelerazione alla semplificazione legislativa ed amministrativa attraverso la costituzione del Comitato per la semplificazione previsto nella LR 3/2015 e puntare a modifiche normative e amministrative strategiche entro il corrente anno, anche in funzione del riassetto istituzionale organizzativo. In tal senso Confindustria Marche si farà carico di affiancare e sostenere il processo di rinnovamento istituzionale ed organizzativo e di semplificazione della Regione con proposte strategiche e di merito. 



Molti i punti chiave affrontati durante l’incontro per realizzare l’obiettivo di fondo della     crescita di competitività del sistema economico regionale. Tra gli altri: l’Aeroporto  Interporto Porti, una opportunità da sfruttare ma anche una emergenza da affrontare; Infrastrutture viarie e trasporti; Investimenti per la Rete telematica, banda larga e ultralarga, e la manifattura intelligente e industria 4.0; Nuovo Piano energetico ambientale regionale; Piano delle Acque, difesa della costa e riqualificazione urbana; Manifattura e Turismo: leve per l'attrattività del territorio; revisione della spesa a riorganizzazione regionale oltre che lo studio per un alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese.   


Il protocollo d’intesa scaturisce da un’analisi congiunta approfondita e dal confronto sui  continui mutamenti degli scenari economici ed i fattori di stimolo e di freno alla ripresa, in concomitanza con le riforme istituzionali in corso di attuazione e definizione.  Nel documento viene anche evidenziata la persistente rilevanza del manifatturiero nell'economia regionale ed il suo ruolo strategico per la ripresa anche dei settori connessi e le difficoltà del settore dell'edilizia ed il suo potenziale effetto traino su oltre 36 settori produttivi collegati. 


Tra gli obiettivi per aumentare il potenziale di crescita e di competitività delle imprese è stato rilevata la necessità di promuovere l’aggregazione per reti di impresa sulla base di criteri di Innovazione/Design e Ricerca di stimolo alla "manifattura intelligente" e alle start-up innovative; Internazionalizzazione con il coinvolgimento di Confindustria Marche per progettualità provenienti dal mondo delle imprese.  


Si potranno inoltre sviluppare e promuovere interventi a favore del Made in Italy finanziati con i fondi gestiti da Mise e Agenzia ICE. Importante punto di unione anche su Credito e Confidi valutando la fattibilità di percorsi di aggregazione e rafforzamento di fondi di garanzia, ricerca di provvista finanziaria per le imprese anche tramite fondi europei. Infine sulle Aree in crisi è stato previsto un coordinamento tematico e temporale delle azioni nazionali e regionali attivabili per le imprese sin da subito.

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