Ascoli – Approvato il bilancio di previsione 2016 del Bacino Imbrifero del Tronto con un piano di interventi che vale 759.166 euro. Nella seduta di venerdì scorso, 4 dicembre, il consiglio del Bim Tronto ha sottoscritto la proposta di bilancio previsionale e il programma degli investimenti che si concentrerà su settori tradizionali quali la scuola, la cultura e il sociale, e su nuovi comparti, particolarmente strategici per il Piceno, come l’agricoltura, l’agroalimentare e il turismo.
“Inoltre abbiamo previsto degli interventi specifici finalizzati al rilancio del territorio - spiega il presidente Luigi Contisciani - Per l’anno prossimo, le maggiori risorse finanziarie del Bacino Imbrifero del Tronto sono rappresentate dai sovracanoni delle Società Elettriche del valore di 704.308 euro.
Nel bilancio pluriennale 2017 la previsione è simile al 2016 (704.308 euro), mentre per l’anno 2018 i sovracanoni previsti sono pari a 710mila euro. Altre entrate accessorie riguardano affitti, recuperi e rimborsi e gli interessi attivi sulle giacenze di cassa e per la concessione di contributi a rimborso ai Comuni. Inoltre, il Bim Tronto ha investito 821.354 euro in prestiti ad alcuni dei Comuni consorziati e 290mila euro in compartecipazioni su mutui, per un totale di 1 milione e 111.354 euro: contributi vitali che hanno consentito di produrre valore per oltre quattro milioni di euro sul territorio piceno. Altra priorità è stata il lavoro".
“L’ente che presiedo – aggiunge Contisciani - è intervenuto a sostegno dell’occupazione locale, a cominciare dal settore dell’imprenditoria giovanile. Grazie al Prestito d’Onore, il Piceno è tra le prime aree della regione per numero di imprese avviate: 66 nuove ditte individuali, 15 nuove cooperative e 7 società, per 216 occupati, che fanno della nostra provincia la più produttiva delle Marche”.
Relativamente al programma degli investimenti, oltre ai contributi nei settori tradizionali della scuola, della cultura e del sociale, per il 2016 si aggiungono i progetti sull’area montana, che si concentrano su due organismi: il “Consorzio Forestale dell’Appennino Centrale” e della “Rete del Travertino Piceno”.
Il primo provvede innanzitutto alla pianificazione, alla programmazione e alla disciplina della gestione associata del patrimonio agro-silvo-pastorale, attraverso anche il Marchio “QM, Qualità Marche”, il cui ottenimento, nonché l’adozione obbligatoria del sistema di tracciabilità “SI.Tra”, è ritenuto propedeutico per la giusta valorizzazione dei prodotti della montagna.
Altrettanto rilevante per l’area montana è il sostegno alla Rete del Travertino Piceno, voluta dal Bim Tronto e che ha avviato un’alleanza storica tra le aziende del travertino per la crescita del comparto.
Una sfida che passa anche attraverso l’utilizzo di due marchi, registrati e di proprietà del Bim Tronto: il “Marchio del Travertino del Piceno”, che lega la pietra naturale locale alla storia del territorio, disciplina e garantisce le sue caratteristiche estetiche e tecniche, e il “Marchio delle Lavorazioni del Travertino Piceno”, che certifica prodotti e progetti innovativi sia in termini di design che di lavorazione tecnica.
Per il comparto turistico, nel 2016, l’ente ha intenzione di consolidare la direzione intrapresa con l’adesione all’Associazione Piceno Dmo, che mira a creare un gruppo di lavoro più ampio possibile composto da soggetti pubblici e privati, per coordinare tutti gli attori che compongo la governance turistica a livello territoriale, all'interno di un percorso condiviso mirato alla realizzazione di una strategia turistica territoriale di lungo corso. Attualmente Piceno DMO rappresenta oltre 500 strutture ricettive della provincia di Ascoli Piceno.