Pulizie nelle scuole, l’odissea delle lavoratrici

Pulizie nelle scuole, l’odissea delle lavoratrici

Presidio di fronte la Provincia di Ascoli Piceno in Piazza Simonetti il giorno 19 Novembre dalle ore 9 alle ore 12. Le lavoratrici, pur di mantenere uno stipendio, che ormai mediamente è ridotto a 700 euro mensili, hanno tollerato tutte le condizioni

Ascoli - Non ha fine la situazione di estrema precarietà delle lavoratrici ex LSU ed appalti storici che operano nelle scuole per i lavori di pulizia, vigilanza e di piccola manutenzione per il progetto “Scuole belle”.


Da marzo 2014 ad oggi le lavoratrici hanno avuto una riduzione reddituale di circa il 30%, nonostante un forte aumento dei carichi di lavoro: mentre il lavoro di pulizia nelle scuole è rimasto lo stesso, le ore per poterlo svolgere sono diminuite, mediamente, del 60%. Per di più alle lavoratrici sono stati affidati i lavori di piccola manutenzione e decoro.


Nello sviluppo del progetto si sono incontrate innumerevoli difficoltà, imputabili alle azioni sconclusionate di un apparato burocratico che agisce tra Ministero dell’Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale e Scuole, che comportano la completa disorganizzazione del lavoro. Le lavoratrici che si sono adattate a tutte le possibili condizioni, a disagi, spostamenti, lavori edili, lavoro nei giorni festivi ed in tutti i possibili orari, per arrivare alla fine ad avere meno reddito per sé e risultati poco soddisfacenti nelle pulizie delle scuole.  



Le lavoratrici, pur di mantenere uno stipendio, che ormai mediamente è ridotto a 700 euro mensili, hanno tollerato tutte le condizioni.
Con la nuova assegnazione del servizio di pulizie e vigilanza, in tutte le scuole mediamente un’addetta, in un’ora di lavoro, deve pulire dalle 6 alle 7 aule.


Nella Provincia dI Ascoli Piceno le lavoratrici di cui parliamo sono circa 150 e ognuna potrebbe raccontare una storia da cui emergono disconoscimento della dignità e mancanza di futuro nel lavoro, in un Paese in cui giustamente tanto si manifesta in favore delle donne.


Le lavoratrici ex LSU ed appalti storici, donne di un’età media di circa 55 anni, assegnate alle mansioni più umili con il massimo disagio, ogni giorno devono combattere con assurdità burocratiche per poter avere un piccola speranza per il futuro.


Abbiamo più volte evidenziato questo problema che non sembra interessare la pubblica opinione.
Nella difficile vertenza di queste lavoratrici c’è ora una data fatidica 31 marzo 2016 quando finirà il famoso progetto “Scuole belle” e per le nostre lavoratrici si prospetta un futuro di lavoratrici povere con 10 settimanali.