Ascoli - Lo scorso 3 novembre si è riunito, presso la CGIL di Ascoli Piceno, il Comitato Direttivo Provinciale della Filctem-Cgil (settori della chimica, gomma-plastica, reti e moda).
Dopo la relazione introduttiva del Segretario Generale, Ubaldo Falciani, si è aperto un vivace dibattito fra i delegati dei posti di lavoro, in merito agli argomenti in discussione.
Dal dibattito è emerso, innanzitutto, la difficoltà con cui il punto di vista dei lavoratori abbia la dovuta attenzione, rispetto ad una informazione ormai monocorde, e che diviene necessità nel momento in cui non ci sono ormai più luoghi di discussione politica, dove esprimere opinioni.
Sarebbe, infatti, necessario avere la possibilità di espressione pubblica per far sì che cambi la scaletta delle priorità, rispetto alle decisioni che la compagine governativa ed il Parlamento continuano a prendere, senza confronto con la rappresentanza collettiva dei soggetti interessati.
E' del tutto evidente che, in questa condizione, le scelte, rispetto al varo della Legge di Stabilità, risultano essere lontane dalle reali necessità dei lavoratori, pensionati, disoccupati, cioè dalla parte più debole e, forse, più numerosa del Paese: non viene modificata la legge Fornero sulle pensioni, non rendendo possibile la flessibilità in uscita né si tiene conto dei lavori usuranti.
Si abolisce la tassa sulla prima casa anche per i ricchi, finanziando l'operazione con la mancata rivalutazione del Fondo Sanitario Nazionale.
Briciole per rinnovare, dopo 6 anni, i contratti pubblici; i pagamenti in contanti salgono fino a 3000 euro e si possono pagare gli affitti senza traccia; ancora contributi a pioggia alle imprese, senza garanzie sull'occupazione.
Continua l'accanimento contro il Sindacato, con tagli ai Patronati e ai CAAF, spesso unici supporti gratuiti per milioni di persone, soprattutto le più deboli.
Altro punto su cui si è incentrato il dibattito, vista anche la posizione di Confindustria, è stata la difesa del Contratto Nazionale di Lavoro, come unico strumento unificante tra i lavoratori dello stesso settore e di tutto il Paese, senza il quale, oltretutto, si imbarbarirebbero le relazioni tra lavoratori e aziende.
Il rinnovo del Contratto Nazionale del Chimico-Farmaceutico, siglato qualche settimana fa, segna un punto a favore di chi ritiene che le regole fanno solo il bene del Lavoro, nonché apre, si spera, la strada a tanti altri rinnovi per milioni di lavoratori, che, altrimenti sarebbero in balia di un mercato che, come è stato certificato dal tempo, non si autoregola ma produce danni, probabilmente, irreversibili.
C'è, inoltre, bisogno di incrementare, visto il decentramento amministrativo, la contrattazione territoriale, per coniugare i diritti del lavoro con i diritti di cittadinanza, visto l'ormai abbandono da parte dello Stato, dei servizi al cittadino.
Il Comitato Direttivo ha chiesto la massima attenzione nei confronti della situazione del tessuto produttivo-occupazionale del Piceno.
Si sollecita chi di dovere (imprenditori, istituzioni e politica) a fare di tutto affinché ci sia un'inversione di tendenza rispetto allo sviluppo e agli investimenti, per dare una prospettiva ai propri cittadini.
Tutto ciò si declina anche nel riconoscimento del Piceno come area di crisi industriale complessa ed avviare, dopo 8 lunghi anni di discussione, la riconversione del sito ex SGL CARBON: unico progetto concreto, che darebbe finalmente un po’ di fiato a chi cerca disperatamente un lavoro: significherebbe dotare il territorio di un Polo Scientifico, Tecnologico e Culturale a disposizione del sistema economico e produttivo non del solo Piceno. Riconsegnerebbe alla città un'area finalmente pulita e fruibile dai cittadini.