Manuli ribadisce la mobilità per 100 lavoratori: no di Cgil, Cisl e Uil

Manuli ribadisce la mobilità per 100 lavoratori: no di Cgil, Cisl e Uil

Le parti si sono aggiornate al 13 ottobre, sperando che le posizioni dell'azienda non rimangano rigide, al fine di non aggiungere altri disoccupati a questo ormai disastrato territorio

Ascoli - Oggi, si sono di nuovo incontrate, in Confindustria di Ascoli Piceno, la Manuli Rubber Ind., nelle persone del Responsabile delle Risorse Umane Dr. Frigerio e del Legale Dr. Santaniello e CGIL, CISL e UIL unitamente alla R.S.U. aziendale, riguardo alla procedura di mobilità, aperta il 3 settembre, per n° 100 addetti.



         Durante l'incontro, l'azienda ha, innanzitutto, ritirato la pregiudiziale sulla data di apertura della procedura, cosa che non avrebbe sicuramente agevolato la prosecuzione delle trattative, ma, nel contempo, ha ribadito la chiusura del reparto Idraulica, con conseguente messa in mobilità dei lavoratori in esubero.



         Le organizzazioni sindacali, pur prendendo atto della positività degli investimenti annunciati nel reparto OIL e MARINE, con conseguente aumento della capacità produttività e la produzione di nuove tipologie di tubo, hanno rimarcato la ferma opposizione allo strumento della messa in mobilità dei lavoratori, in quanto, se è credibile l'investimento, questo ha bisogno, essendo una produzione particolare, di qualità e totalmente manifatturiera, innanzitutto del tempo necessario per andare a regime, di professionalità adeguate, di un numero di addetti adeguato agli investimenti stessi ed agli obiettivi di aumento della quota di mercato e di produzione.



         Le organizzazioni sindacali hanno, inoltre, sottolineato che la credibilità ed il successo dell'investimento, dipende anche e soprattutto dalla volontà di non disperdere il patrimonio di professionalità presenti e della taratura dell'organico necessario rispetto ai volumi  ed agli obiettivi attesi.


         Le parti si sono aggiornate al 13 ottobre, sperando che le posizioni dell'azienda non rimangano rigide, al fine di non aggiungere altri disoccupati a questo ormai disastrato territorio.