ancona - La Regione nel confermare i tagli all’Accordo con i Vigili del Fuoco per la campagna Antincendi Boschiva 2015, non si rende conto della gravità del danno così arrecato alla “sicurezza” dei cittadini marchigiani smantellando di fatto un sistema di soccorso integrato che per 20 anni ha garantito e migliorato la sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio boschivo Regionale.
Una visione miope e poco lungimirante della politica Regionale che con un colpo di mano cancella 20 anni di sinergia instaurata tra Regione Marche e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, tutto questo senza aver adeguatamente analizzato, a parere delle scriventi, le ripercussioni che si avranno sul piano tecnico organizzativo in termini di sicurezza.
Un taglio lineare come si è soliti fare oggi, un'azione sconsiderata che “monetizza” di fatto il concetto di sicurezza che lo Stato deve ai cittadini per dovere Costituzionale, mentre in altri ambiti rimangono attive a titolo oneroso accordi con soggetti privati atti a garantire attività che spesso sconfinano nel soccorso tecnico urgente che come sancisce il D.lgs 139/06 è di esclusiva pertinenza dello Stato, il quale a tal proposito assicura attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Cari cittadini, solo ieri 20 luglio, tre incendi importanti hanno bruciato una parte di territorio boscato. Sappiate che i vigili del fuoco erano presenti a tutela dei cittadini, delle loro abitazioni, ma non hanno potuto partecipare adeguatamente allo spegnimento, e questo mentre la stessa Regione dirama comunicati di “allerta” su tutto il territorio per possibili incendi di bosco viste le straordinarie condizioni meteo presenti.
La Legge 353/2000 attribuisce alle Regioni la competenza e la responsabilità alla tutela del patrimonio boschivo compreso l’obbligo di fronteggiare gli incendi di bosco.
Di fronte a tale atteggiamento assunto dalla Regione Marche, i Vigili del Fuoco si vedono costretti a rifiutare tale scelta che riteniamo sconsiderata, consapevoli del fatto che in questi periodi estivi i danni al patrimonio boschivo provocati dal fuoco sono enormi e tanto maggiori in rapporto alle qualificate forze messe in campo per fronteggiare il pericolo.
Saranno i cittadini a chiederne conto a chi ha la responsabilità gestionale. Probabilmente la Regione vuole affidarsi alla “divina provvidenza”: ne prendiamo atto e ci auguriamo per il bene di tutti che abbiano ben riposto la loro fiducia, poiché i tre roghi di ieri e il persistere delle attuali condizioni climatiche potrebbero rappresentare un grosso problema.
I Vigili del Fuoco non mancheranno in alcun modo di assicurare il proprio compito istituzionale nel “soccorso tecnico urgente”, sicuramente con minori forze in campo disponibili a fronteggiare le emergenze boschive nei limiti di propria competenza.