Slc Cgil Marche: 'Telecom, non avendo ottenuto dal Ministero del Lavoro le modifiche di legge alla solidarietà espansiva con gli ultimi decreti del JOBS ACT, se la prende con i suoi dipendenti'
Ancona - Il giorno 30 giugno le lavoratrici e i lavoratori Telecom Italia delle Marche, come di tutta Italia, incroceranno le braccia. Nelle Marche, sono circa 1000 unità.
Lo sciopero dichiarato da SLC-CGIL nazionale si rende necessario dopo l’ennesimo ricatto aziendale nei confronti dei propri lavoratori.
Telecom, non avendo ottenuto dal Ministero del Lavoro le modifiche di legge alla solidarietà espansiva con gli ultimi decreti del JOBS ACT, se la prende con i suoi dipendenti.
Dopo le minacce di costituire una società a parte del Caring, pre-condizione per esternalizzare i Call Center, ora pretende di andare al Ministero per parlare di “assunzioni ed esuberi strutturali”.
La SLC CGIL rifiuta questa logica: se ci sono assunzioni, sbandierate da tempo, come possono esserci esuberi? E soprattutto dove sarebbero questi esuberi visto che il lavoro viene addirittura dato in appalto ?
Si aggiunga che, nel 2013, Telecom ha beneficiato di un accordo sindacale che ha permesso di ottenere risparmi consistenti per circa 30 mln, internalizzazioni di attività per altri 30 mln e maggiore produttività in tutti i settori; obiettivi che, secondo i dati aziendali, sono stati ampiamente positivi.
Telecom, seppure con un fatturato in calo è sempre un’azienda in attivo, ha elargito dividendi agli azionisti, premi unilaterali ai manager ed ora vorrebbe scaricare sui dipendenti le proprie difficoltà.
I circa 1.000 dipendenti delle Marche si domandano quale sia il motivo per cui l’azienda continui a trattarli come fossero un problema anziché una risorsa, non capiscono perché non venga apprezzato il loro contributo quotidiano, senza del quale, questa azienda sarebbe alla paralisi organizzativa.
Per questo motivo, SLC-CGIL anche nelle Marche sciopererà per l’intero turno di lavoro il 30 giugno; per l’occasione, ci sarà un presidio regionale presso la sede di Via Miglioli 11, Ancona dalle ore 10.00, per i seguenti obiettivi:
mantenere unica, integrata e indivisibile l’azienda, reti e servizi;
contrastare la società del Caring e riorganizzarlo partendo dalle persone che ci lavorano;
no al controllo a distanza e alle pressioni sui lavoratori
valorizzare le competenze e le capacità dei tecnici per investire nelle reti di nuova generazione (ultra banda larga fissa e mobile).