Ascoli – Stasera ci sono quelli che
gioiscono al Del Duca per la vittoria dell'Ascoli Picchio e altri,
meno festosi, anzi incazzati, in fila, come negli stalli di una
mandria in attesa di attraversare la prateria, seduti, accovacciati
sulle scale dell'Hotel Marche, l'unico posto per così dire riparato
dal vento.
Imbacuccati, perché stanno li con un grande numero
spillato sui giacconi ben prima delle ore 20 con una temperatura di 7
gradi che diventeranno 4 nel corso della notte: sono quelle persone
che attendono di presentare le domande per accedere al bando dei
“Tirocini over 30”. Aspetteranno tutta la notte in attesa che
aprano le porte del Centro dell'impiego della Provincia perché le
domande vanno per ordine di presentazione allo sportello.
Ora, in
un Paese che ti sta raccontando che verranno creati grazie alle
riforme nuovi posti di lavoro, ti fanno però vedere scene di
ordinaria inciviltà nel trattamento di persone che sperano in un
tirocinio per avere una qualche disponibilità economica avendo
superato i 30 anni.
Intendiamoci non è che si arricchiranno.
Chi
ce la farà in quell'arena di via Kennedy andrà a percepire per 6
mesi un compenso mensile di 650 euro erogato direttamente dall’INPS:
saranno soltanto in 90, queste sono le persone che nel Piceno
potranno accedere ai tirocini a fronte di migliaia che resteranno
all'asciutto.
Sono li anche tante donne che trascorrono un 8 Marzo in cui per loro c'è poco da festeggiare e invece di mimose avrebbero preferito una maggiore dignità.
Una di loro ci grida: “Fatelo duro quest'articolo”.
No occorreva quell'esortazione. La durezza è nell'immagine che potete vedere e che abbiamo scattato con estrema ritrosia per il rispetto che si deve a chi sta solo cercando un onesto lavoro.
Tra loro alcuni si sono coperti il
volto per non essere ripresi.
C'è da chiedersi se uomini e donne
al di sopra dei trent'anni debbano essere trattati in questo
modo.
Chi di loro ce la farà potrà effettuare un’esperienza
lavorativa in imprese o in studi professionali.
I requisiti
Per poter partecipare al bando è necessario essere in possesso di specifici requisiti quali: aver compiuto 30 anni di età, essere residenti nella Regione Marche da almeno 1 anno, disoccupati da almeno 12 mesi, non godere di nessun tipo di ammortizzatore sociale (o per un periodo residuo non superiore a due mesi), non risultare titolare di impresa, avere un’anzianità lavorativa di almeno 2 anni per i soggetti di età inferiore a 40 anni e di almeno 5 per quelli di età pari o superiore a 40, non aver beneficiato di un tirocinio di reinserimento lavorativo e, infine, possedere una certificazione ISEE dell’anno 2013 del proprio nucleo familiare non superiore a 12 mila euro ovvero “attualizzato” con le modalità di abbattimento (detrazione dalla certificazione ISEE di una somma pari a 500 euro per ogni mese antecedente la consegna della domanda di partecipazione in cui il richiedente si è trovato nella condizione di assenza di redditi da lavoro dipendente e/o autonomo, per un periodo massimo di 12 mesi, corrispondente ad un importo complessivo detraibile pari a 6.000 euro).
C'è una riflessione che occorre fare: nonostante quei requisiti descrivano uno stato di sicura necessità esistono migliaia di persone che purtroppo quei tratti li posseggono ma che non potranno neppure avere possibilità per soli 6 mesi di guadagnare un compenso da soglia di povertà.
A queste persone va la solidarietà della nostra redazione.