Occorre riqualificare il tessuto
produttivo, opponendosi strenuamente alla deindustrializzazione,
occorre investire sulla ricerca, sulla qualità, sull’innovazione.
Occorre sviluppare, progressivamente un forte polo scientifico e
tecnologico nell’area della ex SGL Carbon che serva da spinta
propulsiva per i principali settori produttivi del nostro territorio
per renderli più competitivi. Occorre, favorire la costituzione di
piccole imprese in settori nuovi utilizzando le risorse regionali,
statali e comunitarie per rendere più ricco e diversificato il
nostro apparato produttivo.
Occorre rilanciare e sostenere
l’Università, ampliare la sua offerta didattica per farne un
elemento essenziale della crescita culturale della città, luogo di
ricerca, formazione e di alta specializzazione sempre più collegato
al territorio alle sue domande, ai suoi bisogni.
E’ necessario valorizzare il
patrimonio culturale, ambientale, naturalistico della città e del
suo hinterland; individuare sempre meglio politiche di sviluppo
compatibile in tutti i campi; aumentare e qualificare le iniziative
culturali, dello spettacolo, lavorare sulla manutenzione e
sull’accessibilità dei beni costruendo occasioni di lavoro
qualificato e coinvolgendo le tante associazioni e istituzioni che
operano in questo campo. Questo è decisivo per rendere Ascoli sempre
più vivibile ed attrattiva capace di potenziare il turismo che
insieme alle attività per la valorizzazione dell’ambiente e della
cultura, delle tipicità può costituire, più di quanto oggi non
sia, un pilastro forte per una nuova qualità dello sviluppo.
Ascoli deve essere città solidale dove
i servizi socio assistenziali e sanitari funzionino, dove chi è
indietro non sia lasciato solo, dove occorre combattere nuove e
vecchie povertà.
Sono, quelle che ho indicato, alcune
scelte necessarie e difficili che possono e devono essere affrontate
da una città e che si sente a pieno titolo capoluogo di provincia e
che dunque guarda al suo ruolo in rapporto alla territorio, alla
regione, alla Stato, all’ Unione europea.
Ascoli deve aprirsi, contare sulle
scelte della nuova programmazione comunitaria, inserirsi da capoluogo
di Provincia, nel confronto sull’ istituenda Regione Adriatico
ionica, deve individuare, anche in questa dimensione le occasioni per
valorizzare i propri progetti.
Ascoli, dunque, città della cultura,
dell’innovazione, della solidarietà, dell’accoglienza, sono
obiettivi perseguibili e raggiungibili per i quali vale la pena
impegnarsi.
Questo è il mio impegno nella lista
del PD.
Il governo di centro sinistra con il
Sindaco Giancarlo Luciani Castiglia è la garanzia che questa strada
sarà caparbiamente perseguita.