Serviranno per nuova costruzione, riqualificazione degli edifici, spese di gestione e formazione dei docenti. Giorgia Latini: “Assicurare un’omogeneità dei servizi sul territorio e pari opportunità di educazione, istruzione, cura, superando barriere territoriali, economiche, etniche e culturali.”
Ancona - Consolidare
e ampliare la rete dei servizi educativi per l’infanzia a titolarità
pubblica e privata convenzionata e in particolare nei territori in cui
sono carenti scuole dell’infanzia statali,
riqualificare edifici scolastici di proprietà pubblica, già esistenti e
sottoutilizzati, promuovere la costruzione di nuovi edifici di
proprietà pubblica, sostenere la qualificazione del personale educativo e
docente e promuovere i coordinamenti pedagogici
territoriali. Sono queste le principali finalità, tra le altre, a cui
si atterrà il nuovo
Programma regionale degli interventi per la promozione del sistema
integrato dei servizi di educazione e istruzione dalla nascita a 6 anni
di età.
La giunta regionale nei giorni scorsi ha, infatti , approvato gli indirizzi e i criteri regionali finalizzati alla predisposizione del Programma per il 2021 . Il Fondo nazionale ha assegnato alle Marche una prima quota di 5 milioni e 553 mila euro che saranno ripartiti tra i Comuni per interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso di incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili di proprietà delle amministrazioni pubbliche. Inoltre , per il finanziamento di spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, nonché per interventi di formazione continua del personale educativo e docente e promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.
“Il Programma regionale – evidenzia l’assessore regionale all’Istruzione, Giorgia Latini - è uno strumento utile a dare continuità al percorso educativo e formativo e ad assicurare pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali. L’altro elemento che vorrei sottolineare riguarda la conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori: attraverso il sistema integrato, non solo aiutiamo la crescita armonica dei ragazzi, ma anche le famiglie attraverso un servizio capillare e distribuito omogeneamente sul territorio. Abbiamo seguito un percorso di ascolto e confronto con gli stakeholders, in primis le esigenze di educatori, insegnanti e operatori dei servizi educativi, delle scuole statali e delle scuole dell'infanzia paritarie e private. Il tema centrale è quello dello sviluppo delle potenzialità di tutti i bambini. Al fondo , quindi, c’è l’assumersi una responsabilità pedagogica e a questi obiettivi devono concorrere gli assetti organizzativi e tecnici".
Nella suddivisione delle risorse si terrà conto anche del distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e aggregazione alla regione Emilia-Romagna e della fusione per incorporazione del Comune di Monteciccardo nel comune di Pesaro.